L'Ospedale dei Libri apre oggi i battenti: dal sogno della Scugnizzeria il primo museo didattico dedicato all'arte nera della tipografia

L'Ospedale dei Libri apre oggi i battenti: dal sogno della Scugnizzeria il primo museo didattico dedicato all'arte nera della tipografia
di Donatella Trotta
Sabato 22 Ottobre 2022, 16:04
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Un sogno (a lungo) sognato insieme, che diventa realtà. Generativa. E un’utopia di comunità che si trasforma in eutopia del ben fare: capace di saldare passato e futuro attraverso la cerniera di un presente visionario, generosamente operoso e aperto agli sconfinamenti, sale e lievito delle civiltà. Ha il sapore di un evento storico, e il profumo buono di un futuro a misura dei più giovani, l’inaugurazione, oggi alle ore 18 nella sede della Scugnizzeria (via Circumvallazione Esterna 20/A - Parco Prima Casa, Melito di Napoli), dell’”Ospedale dei libri” (enominazione simbolica ispirata dall'Ospedale delle bambole di Tiziano Grassi, nel Centro storico di Napoli). Ovvero, il primo (e unico, in Campania) Museo didattico dedicato ai libri e alla tipografia che Rosario Esposito La Rossa, attivista, sognatore e “spacciatore di libri” − che con la moglie Maddalena Stornaiuolo e l’aiuto di tanti ha realizzato e implementato oasi esemplari di r/esistenza culturale a Scampia – definisce, non a caso e con incontenibile emozione, «un luogo dove l’arte nera è a misura di scugnizzo, sulle orme del pedagogista Celestin Freinet che praticò la tipografia scolastica come mezzo di comunicazione e di crescita non soltanto relazionale».

Uno spazio di 150 metri quadrati, allestiti con dodici postazioni per produrre e “salvare”,  restaurandoli, libri. Una casa/museo (acquistata grazie agli introiti del boom di vendite del libro Guns di Stephen King, edito dalla Marotta & Cafiero, ulteriore “creatura” di papà Rosario e mamma Maddalena e ristrutturata con il sostegno fra gli altri di Fondazione Santobono Pausilipon, Rotary Posillipo distretto 2101 per gli arredi, Fondazione Polis che ha regalato pc e materiali digitali, Tipoteca di Treviso e Orietta Fatucci di Einaudi Ragazzi) che ospita in modo permanente macchine tipografiche e da stampa di fine Ottocento (tra i quali un torchio tipografico parigino del 1840, donato dai coniugi Francesco Fusco e Alessandra Sardu, presidente dell’ABC Acquedotto di Napoli), con migliaia di caratteri mobili in legno e piombo, centinaia di ex libris stampati a caratteri mobili, strumenti per creare carta artigianale fatta a mano, carta piantabile o realizzata attraverso il centenario metodo amalfitano, attrezzi per la fotografia “chimica” con le tecniche della cianotipia e i rayogrammi  (dal nome dato dal fotografo e artista dadaista e surrealista Man Ray ai suoi fotogrammi).

Ma soprattutto, un’officina creat(t)iva dove scolaresche di bambini, ragazzi, giovani potranno sperimentare l’arte tipografica imparando un antico mestiere, mentre le famiglie, nei fine settimana, potranno cimentarsi a stampare lineografie: come avverrà, oggi, con la possibilità di stampare gratuitamente il gioco La Papera Rivoluzionaria, un’opera di Felice Pignataro, indimenticato fondatore del Gridas e muralista che con il suo tratto grafico ha segnato le periferie di Napoli e d’Europa. E questo evento di festa inaugurale, preceduta da due anni di febbrile lavoro collettivo nel migliore stile della Scugnizzeria, celebra così anche un nuovo inizio per l’area Nord di Napoli nel segno della cultura, della pedagogia popolare e di un inesausto e resistente impegno civile. Teso a riscattare, attraverso l’educazione, la riscoperta e valorizzazione di antichi mestieri anche quello che Rosario Esposito La Rossa chiama «l’ARTIturismo di questo territorio»: periferico, sì, ma non più marginale. Nella scia educativa di maestri e pedagogisti come il francese Célestin Baptistin Freinet, appunto, a cui tanto devono i docenti del Movimento di Cooperazione Educativa nato con Mario Lodi, Maria Luisa Bigiaretti (fautrice della “scuola anti trantran” di ispirazione rodariana) e altri appoggiati e apprezzati dal grande Gianni Rodari, intellettuale a tutto tondo del Novecento che mise al centro del suo impegno in/formativo, civile, intellettuale e politico proprio i bambini, la scuola e le famiglie.

Alla serata di inaugurazione, che ha già raggiunto un boom di prenotazioni, saranno presenti tra gli altri Beppe Cantale e Lara Facci, editore e imprenditrice vicentini che hanno contribuito economicamente alla realizzazione del progetto (non a caso l’Ospedale dei Libri sarà dedicato a Elisabetta Ronzani, artista veneta e madre di Beppe Cantale); il tipografo Matteo Valesi, della tipografia Biagini di Lucca, che ha donato al Museo/Ospedale dei Libri antiche macchine da stampa tedesche donate e un fondo di ex libris stampati di quasi un secolo di storia delle tipografia, che comprendono pure gli ex libris dell’attrice Jodie Foster e del musicista Riccardo Muti; e i tanti sostenitori, amici, appassionati e fan di questi rigeneratori eutopisti di spazi urbani sottratti alla criminalità organizzata che troppo a lungo ha inquinato la narrazione della città.

Per info e prenotazioni:  info@marottaecafiero.it, tel. 081 9227215.

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