Simonetta Agnello Hornby apre Romics con il suo nuovo libro per ragazzi

Simonetta Agnello Hornby apre Romics con il suo nuovo libro per ragazzi
di Donatella Trotta
Venerdì 14 Settembre 2018, 10:53
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Sarà Simonetta Agnello Hornby ad aprire il 4 ottobre il nuovo Romics, Festival “cult” del fumetto e del cinema di animazione giunto alla 24esima edizione, in programma a Roma fino al 7 ottobre (in via Portuense 1645/647) e rivolto a tutti gli appassionati del genere che tra giochi e fantascienza, cosplay e disegni animati, grahic novels e libri, concerti, stand espositivi, proiezioni, presentazioni e anteprime trovano pane per i loro denti. Ma la novità è che Agnello Hornby, scrittrice italiana di origine siciliana con cittadinanza britannica tra le più amate e tradotte al mondo, sarà presente in veste di autrice del suo primo romanzo per ragazzi ,scritto a quattro mani con il figlio George e illustrato da Mariolina Camilleri, docente di tecniche pittoriche e illustratrici di libri per bambini. Il libro (che sarà presentato giovedì 4 ottobre sul Palco Comic&Movies, Padiglione 5, alle ore 11.30, in un incontro aperto ai ragazzi delle scuole e al pubblico di lettori di ogni età) si intitola Rosie e gli scoiattoli di St. James e lo pubblica la casa editrice Giunti. Nella scia della Fattoria degli animali di orwelliana memoria, è un’allegoria che narra, attraverso il mondo magico delle creature non umane, tutti i problemi, i nodi e le inquietudini della nostra attuale società multietnica.

Temi sui quali la scrittrice - tradotta in 25 lingue a partire dal suo esordio, a 58 anni, con il premiatissimo romanzo La Mennulara (Feltrinelli), di cui arriverà a breve in libreria la anche versione  graphic novel, realizzata in collaborazione con Massimo Fenati – è più che ferrata: laureatasi in giurisprudenza all’Università di Palermo, dal 1972 risiede infatti a Londra, dove ha esercitato la professione di avvocato aprendo a Brixton lo studio legale “Hornby&Levy”, specializzato in diritto di famiglia e minori. Ha insegnato diritto dei minori nella facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Leicester ed è stata per otto anni part-time Presidente dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Un’autrice insomma che ha sempre cercato con sensibilità sociale e respiro solidale di legare la professione di avvocato e la sua scrittura all’impegno per sostenere le cause dei minori, delle vittime di violenza domestica e dei più emarginati.

Tra i suoi romanzi, veri e propri bestseller che hanno venduto in Italia più di un milione di copie: si pensi ad esempio a  La zia Marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), Il veleno dell’oleandro (2013), Caffè amaro (2016), tutti usciti per Feltrinelli. Ma di grande successo sono anche i libri di Simonetta Agnello Hornby legati alla cucina: Un filo d’olio (Sellerio, 2011), La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello, Slow Food, 2012) e Il pranzo di Mosè (Giunti, 2014). Non solo. Dopo aver pubblicato pure una insolita guida/memoir personalizzata della capitale britannica, dal titolo La mia Londra  (Giunti, 2014), nel 2015 l’autrice è entrata nelle case degli italiani apparendo sul piccolo schermo con il figlio George su Raitre, nel documentario tv per RaiTre «Io & George»: un avvincente viaggio da Londra alla Sicilia, passando per Napoli, affrontando tutti gli ostacoli e le barriere non soltanto architettoniche disseminati sul cammino di chi è costretto per una disabilità – come il figlio George - sulla sedia a rotelle. Un documento televisivo intelligente, ironico e spiazzante in presa diretta, che ha accresciuto negli spettatori la consapevolezza dei problemi affrontati dai disabili.

Per LaEffe, inoltre, Simonetta Agnello Hornby ha pure girato «Nessuno può volare», docu-film e titolo del suo ultimo libro scritto con il figlio George e pubblicato da Feltrinelli nel 2017 che le è valso nel 2018 il premio “Stella di Sant’Alessio” per aver saputo valorizzare il mondo della disabilità e della disabilità sensoriale.
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