Storia della medicina e prevenzione, Rispoli: «Un museo-laboratorio in ricordo di Filippone»

Storia della medicina e prevenzione, Rispoli: «Un museo-laboratorio in ricordo di Filippone»
di Donatella Trotta
Sabato 8 Ottobre 2022, 10:33
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Un festival che intreccia scienza e musica, solidarietà sociale e cultura, arte e spiritualità, antropologia e medicina. Una manifestazione che guarda in prospettiva di educazione preventiva al futuro delle nuove generazioni, partendo dalle lezioni del passato. Ma anche una inedita rassegna votata al bene comune che intreccia, da Nord a Sud, due città d’arte (e di mare) come Venezia e Napoli: unite dal filo rosso di un neoumanesimo che, valorizzando un patrimonio storico spesso misconosciuto di beni culturali incentrato sulla cura della persona, ne tutela la dignità. Si intitola non a caso «Un mare di salute…» il festival che prende il via a Napoli domani, domenica 9 ottobre nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace, inaugurando così la Prima Giornata Nazionale Ospedali Storici Italiani della rete ACOSI (Associazione culturale ospedali storici italiani), che intende far conoscere al grande pubblico la realtà del patrimonio storico, artistico e culturale degli antichi nosocomi del Paese (biblioteche, musei, collezioni, chiese) con progetti promozionali e didattici. La rassegna di Storia della salute, dedicata al ricordo di Mia Filippone, amatissima ex preside, poi vicesindaco e assessora all’Istruzione nella Giunta di Gaetano Manfredi, prematuramente scomparsa, andrà avanti fino al 15 ottobre con un calendario fitto di eventi in continuità con quelli messi in campo a Venezia, dal 3 all’8 ottobre (attraverso incontri e convegni dal contenuto culturale e scientifico nel Museo Scuola Grande di San Marco) con l’intento di offrire, spiegano gli organizzatori, «una nuova proposta di conoscenza di una delle più importanti eredità della civiltà d’Italia: la cura della persona attraverso le idee, lo spirito religioso, l’arte, le invenzioni, ‘umanità, ovvero il meglio del cuore e della mente e degli italiani».

Napoli, in questo, è da sempre città di primati: se ne potrà avere un’idea domattina, in occasione delle visite guidate previste dal programma (dalle ore 10 alle 14) tra i tesori del Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina nell’Ospedale degli Incurabili, promotore del Festival con il Museo Scuola Grande di San Marco di Venezia, ma anche alla stessa Sala del Lazzaretto nell’ex Ospedale Santa Maria della Pace e al  Complesso Ospedaliero della Santissima Annunziata, in un itinerario alla scoperta di luoghi del centro antico di Napoli dove fede, arte e sanità hanno viaggiato di pari passo nel corso dei secoli. Nel pomeriggio del 9 ottobre, alle ore 17, inaugurazione ufficiale del festival: ad aprire i lavori, alle ore 17 nella Sala del Lazzaretto dell’Ospedale della Pace, sarà il direttore scientifico del Museo Arti Sanitarie, Gennaro Rispoli, con la presentazione del volume Lo splendore della cura. Viaggio negli Ospedali Storici Italiani a cura di Acosi, e con il Maggior Generale Gabriele Lupini, dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Croce Rossa Italiana. A seguire, concerto dei Solisti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con musiche di Mozart, Durante e Paisiello.

«Un mare di salute – spiega Gennaro Rispoli, medico chirurgo e umanista, appassionato bibliofilo e collezionista di materiali di storia della medicina – è in ricordo di Mia Filippone perché è sempre stata in prima linea contro il male dell’indifferenza e del disimpegno, autentiche epidemie del nostro tempo da vincere, come lei faceva, con la passione, la conoscenza e la solidarietà. Non a caso, giovedì 13 ottobre lanceremo la sua idea di un progetto per un Museo della Salute, per educare i giovani alla cura di sé e del prossimo, e alla prevenzione, non solo raccontando le epidemie e pandemie che hanno scritto la storia dell’umanità, ma anche orientando chi è interessato alle professioni sanitarie a realizzare nel Lazzaretto un Laboratorio-Museo della salute il cui obiettivo, secondo l’idea di Filippone,  è offrire spazi anche alle Università e aziende sanitarie e ospedaliere per interfacciarsi sui temi della salute con la cittadinanza e le scuole».

Giovedì, dalle ore 9 alle 13, se ne parlerà con Arturo De Vivo, che ricorderà la presenza viva della moglie, punto di riferimento per molti ex allievi e non solo, con le assessore regionali Lucia Fortini, Armida Filippelli e l'assessora comunale Maura Striano; con il direttore regionale dell’Ufficio scolastico Ettore Acerra; con il docente di Radiologia della “Vanvitelli” Vincenzo Cuccurullo, responsabile dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. E alla presenza dei dirigenti scolastici Pasquale Varriale (“Margherita di Savoia”), Daniela Oliviero (“Margherita di Savoia”) e Cristina Scaperrotta (“Genovesi”), segni del protagonismo della scuola, lettura magistrale di Bernardino Fantini, professore emerito di Storia della Medicina di Ginevra, su ambiente, salute e malattie epidemiche. A chiudere la mattinata, Rispoli interverrà su educare e orientare i giovani in videoconferenza con il farmacologo Silvio Angelo Garattini.

Il fitto programma di eventi prevede anche una tappa, lunedì 10 ottobre, presso la Fondazione Ebris a Salerno – sede sin dal Medioevo della Scuola Medica Salernitana, crocevia  del sapere medico latino, greco, arabo ed ebraico – per poi riprendere gli incontri a Napoli, nella Sala del Lazzaretto, dove da martedì 11 a sabato 15 ottobre medici, docenti universitari, storici discuteranno dello spirito della medicina, e del rapporto tra cultura e medicina, cura e letteratura, scienza, carità e arte, etica delle professioni sanitarie nel loro stretto rapporto con la complessità della condizione umana e, ancora, del nesso tra medicina e filosofia, di umanesimo e scienza negli ospedali e negli ambulatori, per lenire solitudine, isolamento e stress di guaritori e malati, e di come difendere dal degrado le antiche corsie  per recuperare la storia sociale e sanitaria di un popolo, ricordando anche l’eredità scientifica di Domenico Cotugno a 200 anni dalla sua scomparsa e il ruolo di Lady Montagu per la diffusione del vaccino contro il vaiolo, nella testimonianza della sua studiosa Maria Teresa Giaveri (mercoledì 12 ottobre). Non mancheranno, durante gli incontri, momenti di reading e musica, con artiste come Francesca Rondinella e Chiara Di Girolamo. Gran finale sabato alle ore 18, con il concerto dell’Orchestra giovanile Fontane di Roma, con 45 giovani musicisti che eseguiranno brani di compositori collegati alla storia della malattia e della salute nella città di Napoli.

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