La campagna di vaccinazione che parte il 21 dicembre con le prime 1.833.975 dosi non prevede - stando al piano presentato durante la Conferenza Stato-Regioni - le badanti che assistono gli anziani. Questa categoria di lavoratrici non è indicata tra quelle prioritarie, nonostante siano indispensabili ai parenti che hanno anziani soli da assistere, per un totale di 407mila famiglie italiane.
Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina - Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestici - ha sottolineato che il lavoro domestico è considerato un lavoro ‘essenziale’ ma, tuttavia, non pare esserlo poi «in termini di priorità nel piano di vaccinazione per la loro sicurezza e la tutela dei nostri anziani».
In Italia le badanti regolari sono 407mila (dato 2019), in continua crescita (+11,5% dal 2012).
Milano (32mila), Roma (30mila), Torino (18,6mila), Cagliari (15,5mila) e Firenze (12,6mila), le province che danno lavoro a più assistenti familiari. A questi numeri vanno aggiunte le richieste di regolarizzazione inoltrate in occasione della sanatoria 2020 (54,6mila in tutto il Paese), per un totale di 461,6mila lavoratrici. I dati sono pubblicati dall’Osservatorio Domina, nel rapporto annuale.