La nuova Alitalia vola a Bruxelles, per il collaudo necessario a riprendere quota, sotto la livrea dello Stato. Ieri sera altissimi dirigenti del Tesoro, che in questa fase hanno preso in mano la cloche, assieme al presidente designato Francesco Caio e all’ad Fabio Lazzerini avrebbero avuto una videoconferenza con la struttura della direzione generale della concorrenza di Bruxelles.
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Primo confronto vero sulla nuova bozza di piano predisposta da Caio e Lazzerini assieme agli advisor del Tesoro: Grimaldi studio legale, Deloitte per gli aspetti finanziari e Oliver Wyman per quelli industriali. La bozza di circa 50 pagine è a geometrie variabili perchè punta a verificare il pensiero dell’Antitrust rispetto a una serie di scelte dove Bruxelles ha posto i paletti della discontinuità fra la vecchia e la nuova compagnia. Per questo le pagine predisposte dai consulenti sono suscettibili di variazioni.
La nuova Alitalia che verrà presentata all’Europa è una società più snella sia di quella attuale, sia del piano che era stato preparato dalla ministra Paola De Micheli: 93 aeromobili e un format “premium” per dare più spazio alla business class.
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La flotta della nuova Alitalia sarà formata da aerei presi dalla gestione commissariale dove la nuova compagine dovrebbe subentrare nei contratti in essere, quasi tutti in leasing. Questa modalità potrebbe servire per segnare quella discontinuità richiesta da Bruxelles.
La mission di partenza sarebbe di coprire il medio raggio, riservandosi, nel giro di un anno, di allacciare un’alleanza con un vettore. Caio e Lazzerini vedrebbero meglio Delta di Lufthansa che è il partner gradito dal Mise. Si vedrà anche perchè presto al tavolo dovrebbero sedersi i rappresentanti del Mise, Mit e del Lavoro. «L’obiettivo è avere la newco che vola per quest’anno, tra ottobre e novembre - ha detto Stefano Patuanelli due giorni fa -. Sicuramente già nelle prossime due-tre settimane avremo un quadro più chiaro della composizione societaria». Ma la data di decollo sarà la Dg Comp a scandirla.