L'Antitrust: 29 mln di multa a Onorato. E l'armatore napoletano ricorre al Tar

L'Antitrust: 29 mln di multa a Onorato. E l'armatore napoletano ricorre al Tar
Venerdì 23 Marzo 2018, 20:39 - Ultimo agg. 24 Marzo, 13:47
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L'Antitrust ha sanzionato Moby e Cin-Compagnia Italiana di Navigazione (Cin), due società del gruppo Onorato Armatori, con una ammenda pecuniaria di 29 milioni per aver abusato della propria posizione dominante in tre direttrici di trasporto marittimo di merci tra la Sardegna e l'Italia continentale. Nel corso dell'istruttoria - originata tra l'altro dalle segnalazioni della compagnia di trasporto marittimo partenopea Grimaldi Euromed - l'Autorità ha accertato che Moby e Cin hanno posto in essere una composita e aggressiva condotta anticoncorrenziale volta a ostacolare la crescita dei propri concorrenti, si legge in una nota.

In particolare, tale condotta si è realizzata, da un lato, attraverso ingiustificate ritorsioni e penalizzazioni, economiche e commerciali nei confronti delle imprese di logistica che si sono avvalse dei servizi dei concorrenti e, dall'altro, attraverso concessione di vantaggi competitivi di varia natura alle imprese rimaste leali a Cin e Moby, affinché queste ultime potessero sottrarre commesse alle imprese di logistica divenute clienti degli armatori concorrenti dell'impresa dominante.

Pronta la risposta del gruppo Onorato: «Apprendiamo con stupore la decisione dell'Antitrust in cui veniamo accusati di aver ostacolato l'operatività di alcune società di logistica. Avendo le compagnie agito sempre con correttezza, nell'esclusivo interesse dei clienti e, laddove in essere, nel pieno rispetto dei contratti di servizio, siamo fiduciosi che, come già avvenuto in passato, la magistratura amministrativa, cui ci rivolgeremo, annulli la decisione confermando la nostra irreprensibilità».

L'armatore napoletano Vincenzo Onorato replica poi in modo ancora più duro: «Niente di nuovo sotto il sole, un atteso tentativo, fra i tanti, di vendetta del Sistema Italia-lobby contro l'occupazione del personale italiano. Singolare che l'Autorità Garante non si sia mai voluta interessare del monopolio sulla Sicilia nel settore dei trasporti via mare. D'altronde la storia di Petruzzella, presidente dell'Autorità Garante, parla da sé. Ben venga un nuovo Governo che faccia pulizia dell'ancién regime delle lobby».
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