Buone notizie per il Mezzogiorno:
Il Pil cresce più delle altre regioni

Buone notizie per il Mezzogiorno: Il Pil cresce più delle altre regioni
di Rossella Grasso
Venerdì 2 Febbraio 2018, 13:43
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Il Mezzogiorno e soprattutto la Campania ha ripreso a crescere in modo significativo. È quanto emerge dall'ultimo report datato dicembre 2017, elaborato da Confindustria e dal Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa San Paolo. Il report è stato presentato nella sede dell'Unione Industriali di Napoli con un particolare focus sull’economia campana. All'incontro ha preso parte Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Massimo Sabatini, Direttore Politiche regionali e Coesione territoriale di Confindustria, Massimo Deandreis, Direttore Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno e il Vice Presidente Confindustria per le Politiche regionali, Stefan Pan, oltre al padrone di casa Ambrogio Prezioso, presidente Confindustria Campania.

Il Check-up ha confermato un moderato ma costante miglioramento dell’economia meridionale. Dopo un 2016 che ha visto crescere le regioni del Sud in linea con la media nazionale, le anticipazioni relative al 2017 confermano la tendenza alla crescita, che dovrebbe proseguire anche nel 2018, con un incremento del Pil superiore all’1%. Gli indici di fiducia, non lontani dai massimi, confermano questa intonazione moderatamente positiva. Tra i fattori di freno purtroppo persiste un’estrema diversificazione territoriale, che lascia intravedere un Mezzogiorno a più velocità. In generale, dove più robusta è la base produttiva, maggiore è stata la resilienza durante il periodo di crisi, e più forte la capacità di agganciare la ripresa. In questo quadro differenziato, spicca l’andamento positivo della Campania, che vede crescere il Pil e gli occupati, anche grazie ad un apporto crescente del settore turistico.
 

«La Campania ha ripreso a crescere - ha spiegato Massimo Deandreis, Direttore Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno che ha illustrato i dati raccolti alla platea di imprenditori - Il numero delle imprese è cresciuto, l'export sta tenendo il passo, il valore aggiunto dell'industria è superiore alla media del valore aggiunto in percentuale del resto di Italia, cresce il numero delle Startup innovative. Gli indicatori che abbiamo scelto ci fanno vedere finalmente una Campaia non solo in media con l'Italia, ma anche con un tasso in alcuni casi superiore alla media italiana. È questo il vero indicatore». Deandreis fa un quadro della situazione pieno di fiducia per il futuro. «Per anni il Mezzogiorno e soprattutto la Campania sono stati al di sotto della media nazionale - ha detto  l'economista - Da un paio d'anni la regione è sopra la media italiana. AQAuesto significa che la ripresa è più robusta di quello che accade, anche se gli effetti non si sono ancora completamente scaricati sull'occupazione. Se si consolida la ripresa gli effetti arriveranno anche sul lavoro, anche se per ora è piuttosto lenta». 

Felice dei risultati ottenuti è Claudio De Vincenti. «Il credito di imposta che abbiamo varato per il Sud sta dando i suoi frutti - ha detto il ministro - Nel 2017 4miliardi di investimenti privati aggiuntivi. L'occupazione si sta riprendendo, sebbene non abbia ancora raggiunto i livelli pre crisi. C'è da dire però che nell'arco del triennio abbiamo recuperato più di 300mila posti di lavoro sui 500mila perduti. Il Sud si è rimesso in marcia e questo è importantissimo per tutto il Paese, soprattutto perchè i giovani hanno finalmente la prospettiva di poter lavorare e metter su famiglia nella loro terra».

La preoccupazione per il problema lavoro in Campania è sentito anche dagli industriali. «Faremo le assise il 16 febbraio a Verona i cui temi fondamentali saranno il lavoro, la crescita e il debito - ha detto Ambrogio Prezioso, Presidente Confindustria Campania - Sulla crescita pensiamo che non debba essere solo un aumento di PIL, ma deve essere accompagnata anche dallo sviluppo in cui ci sono le tematiche dell'inclusione sociale. Per noi la strada imboccata è quella giusta. Sarà l'implementazione dell'industria 4.0 a portare nuovi posti di lavoro».
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