Caltagirone Spa, via al bilancio 2015. Il presidente: «A Roma serve un grande sindaco per un grande rilancio»

Caltagirone Spa, via al bilancio 2015. Il presidente: «A Roma serve un grande sindaco per un grande rilancio»
di Luca Cifoni
Venerdì 22 Aprile 2016, 16:18 - Ultimo agg. 23 Aprile, 11:05
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Risultato netto in crescita a 85,3 milioni per la Caltagirone Spa, con un miglioramento di oltre il 30 per cento rispetto al 2014: l'assemblea ha approvato il bilancio 2015 e la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per azione. L'utile di competenza del gruppo è stato di 44,9 milioni. Lo scorso anno sono aumentati anche i ricavi operativi, a quota 1,35 miliardi. Quanto al futuro, il presidente Francesco Gaetano Caltagirone ha detto che il gruppo si attende "soddisfazioni rilevanti nei prossimi esercizi" dalla trasformazione della controllata Vianini Industria. Questa società - grazie all'acquisizione di Domus Italia e di 2.200 appartamenti a Roma - diventerà "una struttura per la locazione di immobili residenziali" secondo un modello che si è già affermato all'estero, ma in Italia è assolutamente innovativo.

Per Francesco Gaetano Caltagirone l'assemblea è stata anche l'occasione per fare alcune valutazioni sull'attualità economica e politica. Sul fondo Atlante, voluto dal governo per garantire la ricapitalizzazione del sistema bancario, il giudizio è positivo: "Dovrebbe aiutare la stabilizzazione, è importante per il Paese". Anche se - ha aggiunto -  "la soluzione di un problema dipende da quanto è grande il problema, e questo non lo so".

Sulla partita politica che si sta giocando a Roma, in vista dell'elezione del sindaco, Caltagirone ha detto di voler attendere i programmi, perché "bisogna valutare i programmi, non le persone".  Ma alla Capitale "serve un grande sindaco per un grande rilancio", in modo che "i cittadini di Roma, mortificati da tutti, possano ricominciare ad essere orgogliosi della città". Insomma il presidente del gruppo Caltagirone auspica "un'atmosfera vincente e non più quell'atmosfera perdente vissuta negli ultimi anni". Due a suo avviso le priorità: "la gestione dell'emergenza: buche, sudicio, trasporti, e poi programmi di grande respiro per cui la città possa cominciare a volare, a fare progetti".
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