Slitta lo scostamento di bilancio, ad agosto nuova Cig retroattiva e stop selettivo ai licenziamenti

Slitta lo scostamento di bilancio, ad agosto nuova Cig retroattiva e stop selettivo ai licenziamenti
Slitta lo scostamento di bilancio, ad agosto nuova Cig retroattiva e stop selettivo ai licenziamenti
di Simone Canettieri e Luca Cifoni
Sabato 18 Luglio 2020, 07:53 - Ultimo agg. 19 Luglio, 00:35
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Decisione sullo scostamento di bilancio la prossima settimana o anche a fine luglio (il 29), decreto con la prossima manovra in vigore a ridosso di Ferragosto, in tempo per rinviare la scadenza del 17 attualmente fissata per il blocco dei licenziamenti. Con il decreto Rilancio convertito in legge e il provvedimento sulle semplificazioni in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, prende forma il calendario delle prossime mosse di politica economica del governo. Un calendario condizionato sia dalle esigenze di finanza pubblica di cui il ministero dell’Economia è naturalmente guardiano, sia dalle scadenze politico-parlamentari e dallo scenario europeo.

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In prima battuta, in applicazione delle norme attuative del principio del pareggio di bilancio, l’esecutivo deve appunto chiedere alle Camere di autorizzare un nuovo scostamento dagli obiettivi di deficit fissati per il nostro Paese. Con i precedenti provvedimenti sono stati già autorizzati complessivamente 75 miliardi di maggior disavanzo: se ne aggiungeranno un’altra ventina, necessari per finanziare un nuovo round di ammortizzatori sociali, destinato principalmente ai settori più in difficoltà, per fornire risorse aggiuntive ai Comuni, per il sostegno alle zone terremotate del centro-Italia e per altre esigenze.

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Il relativo provvedimento sarà però approvato dal governo solo ad agosto, per entrare in vigore prima di metà mese. L’ulteriore estensione del blocco dei licenziamenti punta a disinnescare la bomba sociale che rischia di deflagrare. Sarà però un provvedimento selettivo: chi fruisce della cassa integrazione non potrà espellere i lavoratori, mentre sarà possibile licenziare nel caso di cessazione dell’attività. Per quanto riguarda la Cig, per venire incontro alle esigenze delle imprese che hanno esaurito i fondi, l’attivazione delle nuove risorse dovrebbe essere retroattiva al 15 luglio.

LE ALTERNATIVE 
La scelta dei tempi da parte del governo evita anche che la pausa estiva vada di fatto ad accorciare troppo il periodo utile per la conversione del decreto legge (il termine per la conversione sarà intorno al 15 ottobre). Ad agosto inoltre dovrebbe essere più chiaro il quadro in cui saranno gestite le risorse europee del Recovery Fund.
E se dovesse servire subito il Mes? In questo caso si entra in un altro film. Dal finale per nulla scontato. Da Leu a Iv passando per il Pd non ci sono dubbi sull’utilità di questa operazione. Diverso, come si sa, è l’approccio del M5S. Con il premier Conte, tra aperture e frenate, costretto a gestire una partita molto complicata. C’è un pezzo di Movimento, anche di governo, che è pronto a dire sì al Mes o che almeno non lo vede come un tabù: da Lucia Azzolina a Stefano Patuanelli, passando per Federico D’Incà. Poi c’è l’ala di Di Maio che tace lasciando la gestione a Conte come accaduto su Autostrade, salvo criticarlo per la mancata revoca. Infine gli euro-scettici capitanati da Alessandro Di Battista. Tre anime e tanta confusione. 
 

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