Consob ai cinquestelle, Antitrust alla Lega: ecco le nomine del governo

Consob ai cinquestelle, Antitrust alla Lega: ecco le nomine del governo
di Alberto Gentili
Sabato 15 Settembre 2018, 10:30
3 Minuti di Lettura
Il governo giallo-verde si prepara a una nuova infornata di nomine. La torta non è ricca quanto quella spartita in estate, quando Lega e 5Stelle si sono divisi i vertici di Cassa depositi e prestiti, Rai, Ferrovie e delle Agenzie delle Entrate, del Demanio e delle Dogane. Ma è comunque gustosa. E c'è chi dice che c'è già un accordo di massima tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio: la presidenza della Consob a un economista di area grillina, la guida dell'Antitrust a un giurista vicino al Carroccio. Più il vertice dell'Enit, l'ente per il turismo, che dovrebbe andare a «un esperto del settore» scelto dal ministro lumbard Gian Marco Centinaio.
 
La partita per la Commissione per le società sulla Borsa è cominciata da poche ore. Le dimissioni di Mario Nava, invocate per mesi dai 5Stelle e scattate giovedì, hanno colto impreparato il Movimento che non si aspettava la resa repentina del presidente Consob. Tant'è che Di Maio non avrebbe ancora affrontato la questione del successore con gli altri maggiorenti pentastellati, a cominciare dal sottosegretario Stefano Buffagni, il vero regista delle nomine in casa 5stelle.

C'è chi, come la senatrice Carla Ruocco, ha già avanzato un nome: Marcello Minenna, responsabile dell'ufficio analisi quantitative e innovazione finanziaria presso la Consob. Ma questa scelta incontra la contrarietà dello stato maggiore del Movimento e della Casaleggio & associati. La ragione: Minenna fu nominato assessore al Bilancio da Virginia Raggi, ma lasciò dopo meno di 60 giorni in polemica per lo strapotere di Raffaele Marra, mettendo in difficoltà la sindaca di Roma.

Più dei nomi, in queste ore, Di Maio sta però studiano il metodo. A caldo, giovedì, la prima idea è stata quella di un bando pubblico di selezione, come è stato fatto per la Rai. E questa pista è tutt'altro che abbandonata. Per prima cosa però gli esperti legislativi pentastellati hanno avviato ciò che viene chiamato «un approfondimento normativo». Anche perché la procedura per il presidente della Consob è complessa: il nome del candidato-presidente viene scelto dal presidente del Consiglio, va vistato dalle commissioni Finanze di Camera e Senato. E infine l'atto di nomina avviene con decreto del capo dello Stato. Ciò significa che il nome e lo standing del prossimo capo della Commissione sulla Borsa dovrà essere gradito e apprezzato anche dal Quirinale.

Proprio ieri è partita anche la procedura per la scelta del successore di Giuseppe Pitruzzella alla guida dell'Antitrust. Per legge questa nomina è di competenza dei presidenti di Camera e Senato. Ma al contrario di quanto avvenuto in passato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno deciso effettuare una selezione con un bando pubblicato sui siti di Montecitorio e palazzo Madama. «Il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato», è scritto nel bando, «è scelto tra persone di notoria indipendenza che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di grande responsabilità e rilievo (...). Coloro che intendono manifestare la propria disponibilità devono comunicarlo entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente avviso», inviando alle mail personali di Casellati e Fico «un dettagliato curriculum vitae e copia di un documento di identità». La riservatezza appare garantita: «Le manifestazioni d'interesse resteranno nelle esclusiva disponibilità dei titolari del potere di nomina». Per l'Enit si tratta di attendere meno di un mese, il consiglio scade il prossimo 8 ottobre. . L'8 ottobre scade l'attuale consiglio di amministrazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA