Atlantia, alleanza con Fincantieri sul ponte di Piano per le vittime di Genova

Atlantia, alleanza con Fincantieri sul ponte di Piano per le vittime di Genova
di Roberta Amoruso e Rosario Dimito
Venerdì 31 Agosto 2018, 08:00 - Ultimo agg. 15:09
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Autostrade è pronta e ha un piano preciso e circostanziato con una serie di «opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera». Ma è anche aperta a contributi di qualità, come l'intervento di Fincantieri e il progetto di Renzo Piano. È questo il messaggio portato ieri dall'ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e al sindaco Marco Bucci, ai quali ha illustrato i dettagli del piano. La condizione però è che si faccia in fretta. Perché far partire i lavori in tempi strettissimi è qualcosa che preme anche ad Autostrade. Il tutto in un contesto dove tra nazionalizzazioni e revoca della concessione, il governo da qualche giorno ha sondato la disponibilità del fondo F2i, partecipato da Cdp, grandi banche, fondazioni e fondi internazionali a valutare l'ingresso nel gruppo autostradale.
 
«Abbiamo presentato nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo, una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte», ha dichiarato lo stesso Castellucci al termine dell'incontro che «segna un passo in avanti importante per aiutare Genova ad affrontare le emergenze, nel profondo rispetto del dolore di tutte le famiglie colpite». Un faccia a faccia nel quale sono stati confermati anche i tempi stretti per la ricostruzione, programmata in otto mesi. Rimane il fatto, però, che «i piani potranno diventare definitivi solo dopo l'accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate», ha aggiunto l'ad con riferimento esplicito all'intervento nel progetto anche di Fincantieri. Nessuno accenno all'impegno economico di Autostrade, concessionaria della rete autostradale che per questo ha già avviato la bozza di un primo progetto, senza stralli assieme a Cimolai, gruppo di Trieste che ha costruito il carbonile Enel di Civitavecchia ed è specializzata nel montaggio di infrastrutture in acciaio. La progettazione è affidata a Spea, società di ingegneria di Aspi che per la gestione lavori ha messo in campo la controllata Pavimental. Autostrade metterà in campo 500 milioni.

Nel frattempo, è confermata «l'estensione della gratuità dei pedaggi nell'area genovese». Mentre oggi i cda di Atlantia e Aspi affronteranno il nodo della replica al ministero delle Infrastrutture sull'avvio della procedura di revoca della concessione contestando le accuse di inadempienza. Gli avvocati dello studio BonelliErede avrebbero completato il documento che verrà approvato dai consigli. Sembra che nelle controdeduzioni, i legali facciano riferimenti a una serie di lettere scritte negli ultimi mesi al Mit in cui avrebbero sollecitato la massima attenzione sulla precarietà del ponte. Il Mit attende la risposta per oggi, visto che scadono i 15 giorni della procedura. Ma mentre proseguono le interlocuzioni, qualche esponente del governo avrebbe già fatto i primi passi per sondare la disponibilità di F2i a studiare l'ingresso nel capitale di Autostrade in un'operazione dove lo Stato, tramite Cdp, sarebbe presente ma senza una posizione ingombrante. Secondo quanto riferiscono al Messaggero fonti bancarie coinvolte, l'ad del fondo, Renato Ravanelli, avrebbe dato la disponibilità a valutare un investimento proprio in Aspi e non in Atlantia che, per la presenza nel capitale di Adr potrebbe sollevare limiti Antitrust rispetto agli scali (Bologna e Napoli) nel portafoglio del fondo stesso. Inoltre il manager vorrebbe valutare le condizioni economico-finanziarie dell'investimento anche rispetto al valore della concessione.

La prossima settimana potrebbe aprirsi un tavolo di confronto con il governo e le fondazioni che hanno il 24,7% di F2i per far entrare nel vivo l'esame del dossier. Gli enti sono molto interessati: oltre a Cariplo con il 7,3% c'è la fondazione Crt (3,4%) che peraltro è azionista di Atlantia (5,06%).

E al fianco di Cdp, Intesa Sanpaolo, Unicredit (tutti con il 14% a testa) in F2i è presente il fondo cinese Cic (6,7%) strettamente legato a Silk Road Fund che ha il 5% di Aspi. Castellucci, che ha aperto a una collaborazione con Cdp, a maggior ragione dovrebbe vedere di buon occhio F2i che, attraverso il 26% di Infracis, ha quote in Autobrennero, Cisa, Autovie venete e ha un'esclusiva per acquistare da Intesa Sanpaolo il 55% di Autostrade Lombarde, dove c'è il 78,9% della Brebemi.

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