Dirigenti pubblica amministrazione, stop aumenti con assenteisti

Dirigenti pubblica amministrazione, stop aumenti con assenteisti
di Sonia Ricci
Giovedì 24 Maggio 2018, 10:23 - Ultimo agg. 14:29
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Nessun aumento di stipendio per i dirigenti pubblici se negli uffici che sono chiamati a guidare si registrano tassi di assenteismo troppo elevati. Contemporaneamente sarà applicata una stretta sui concorsi ad personam, in modo tale che l'assegnazione degli incarichi ai capi delle Pubbliche amministrazioni avvenga in modo più trasparente rispetto a quanto accaduto finora. Due novità emerse a poche ore dalla presentazione del prima bozza del nuovo contratto della dirigenza pubblica, oggi sul tavolo della trattativa tra l'Aran, l'agenzia che si occupa dei negoziati per conto del Governo, e i sindacati. Il documento - anticipato dall'Ansa - riguarda 6.700 dirigenti della Pa, su un totale di 150mila capi pubblici, ovvero coloro che lavorano nelle amministrazioni centrali: ministeri, presidenza del Consiglio, Inps, agenzie fiscali ed altri enti. Il rinnovo contrattuale con i relativi aumenti in busta paga - bloccato dal 2010 e poi interrotto da una sentenza della Corte costituzionale - ha già interessato una fetta consistente dei dipendenti.
 
Per quanto riguarda la retribuzione, la bozza di contratto della dirigenza ancora non contiene cifre, ma in ballo c'è la stessa percentuale di aumento che nei mesi passati è stata riconosciuta ai lavoratori non graduati, ossia il 3,48%. Nel caso venga applicata agli stipendi dei dirigenti, che hanno una retribuzione media di 100mila euro, l'aumento potrebbe tradursi in un incremento di oltre 230 euro lordi al mese. Come detto, tra le novità contenute nel contratto - messo a punto dall'Aran - ci sono i disincentivi all'assenteismo, per incoraggiare i dirigenti a contenere il numero di assenze, in particolare quelle sospette. La norma prevede il blocco dell'incremento dei fondi per il salario accessorio se nelle Pa non verranno rispettati gli obiettivi prefissati per le presenze in servizio, con conseguenti ricadute in busta paga. Allo stesso tempo, però, la bozza introduce dei bonus stipendiali per i responsabili dell'anticorruzione e per coloro che accettano incarichi ad interim per sostituire altri colleghi. La proposta dell'Aran poi punta ad estendere alla dirigenza alcune delle tutele già riconosciute agli statali, come le ferie solidali, i permessi per visite specialistiche e i congedi matrimoniali per le unioni civili. Un altro tema che sarà approfondito durante le trattative riguarda la selezione di coloro che siedono sulle poltrone più alte dell'amministrazioni. La raccomandazione - contenuta nel documento provvisorio - è di favorire la trasparenza nelle procedure di interpello sugli incarichi da conferire. Nella riunione di oggi probabilmente non verranno discussi i nodi più spinosi ma saranno oggetto di trattativa nelle prossime settimane. Tra questi ci sono sicuramente il tetto per l'attribuzione degli incarichi esterni e il codice disciplinare che dovrebbe incorporare le severe norme sui licenziamenti introdotte con la riforma Madia.
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