Lavoro, in Italia uno su tre lo trova grazie a parenti e amici

Lavoro, in Italia uno su tre lo trova grazie a parenti e amici
Martedì 31 Maggio 2016, 12:54 - Ultimo agg. 16:43
2 Minuti di Lettura
Parenti e amici sono ancora il principale canale per trovare un lavoro in Italia: un terzo degli occupati dichiara di aver ottenuto il proprio impiego grazie all'intervento diretto delle reti informali di familiari e conoscenti. Considerando la più ampia dimensione degli aiuti indiretti durante la fase di ricerca del lavoro, tali reti vengono coinvolte nel 60% dei casi. È quanto emerge dai dati Isfol-Plus 2014 pubblicati in un research paper, secondo cui i servizi per il lavoro, pubblici e privati, svolgono un ruolo di intermediazione diretta molto contenuto.

Solo il 3,4% degli occupati ha trovato lavoro attraverso i Centri per l'impiego (Cpi) e il 5,6% mediante le Agenzie di lavoro interinale. Tuttavia la funzione di Cpi e Agenzie è ben più rilevante nell'intermediazione indiretta: tra gli occupati, il 33% si è avvalso degli operatori pubblici mentre cercava lavoro e il 30% ha avuto il supporto delle Agenzie.

«L'Italia continua ad essere un Paese dove per trovare lavoro conta moltissimo la rete di conoscenze che un individuo può mettere in campo», ha dichiarato il Commissario straordinario dell'Isfol, Stefano Sacchi. «I dati che presentiamo dimostrano come le chance occupazionali e di carriera delle persone siano fortemente condizionate dalla famiglia di origine, dall'appartenenza a determinati ambienti.
Questo va a scapito del merito e riduce le opportunità di ascesa delle fasce più deboli del mercato del lavoro, che solo in misura molto ridotta ottengono aiuto dai servizi per l'impiego, pubblici o privati che siano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA