Solo il 3,4% degli occupati ha trovato lavoro attraverso i Centri per l'impiego (Cpi) e il 5,6% mediante le Agenzie di lavoro interinale. Tuttavia la funzione di Cpi e Agenzie è ben più rilevante nell'intermediazione indiretta: tra gli occupati, il 33% si è avvalso degli operatori pubblici mentre cercava lavoro e il 30% ha avuto il supporto delle Agenzie.
«L'Italia continua ad essere un Paese dove per trovare lavoro conta moltissimo la rete di conoscenze che un individuo può mettere in campo», ha dichiarato il Commissario straordinario dell'Isfol, Stefano Sacchi. «I dati che presentiamo dimostrano come le chance occupazionali e di carriera delle persone siano fortemente condizionate dalla famiglia di origine, dall'appartenenza a determinati ambienti.
Questo va a scapito del merito e riduce le opportunità di ascesa delle fasce più deboli del mercato del lavoro, che solo in misura molto ridotta ottengono aiuto dai servizi per l'impiego, pubblici o privati che siano».