Auto, primo calo da un anno: tremila firme per la Panda a Pomigliano

Auto, primo calo da un anno: tremila firme per la Panda a Pomigliano
di Pino Neri
Mercoledì 18 Ottobre 2017, 10:11
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Pressing dei sindacati per far luce sul futuro di Pomigliano. Forti le preoccupazioni. Perciò le sigle firmatarie dell'accordo Panda hanno fatto firmare ai lavoratori della fabbrica automobilistica di Pomigliano una petizione da spedire all'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, al prefetto di Napoli, alla Regione Campania e al governo. Nel documento i delegati delle organizzazioni di categoria Fim, Uilm, Fismic e Ugl (che hanno sostenuto di essere già riusciti a ottenere circa 3mila firme) chiedono all'ad di sapere quale futuro produttivo abbia Pomigliano «visto che sostengono la produzione Panda tra due anni sarà trasferita in Polonia e che intanto, se non parte in tempi brevi il nuovo investimento premium annunciato, il futuro dei lavoratori sarà a rischio, anche per la scadenza degli ammortizzatori sociali». Una richiesta lanciata proprio nel giorno in cui arrivano i dati del primo stop del mercato europeo dell'auto da un anno a questa parte. A settembre le immatricolazioni nell'Europa dei 28 più i Paesi Efta sono state il 2% in meno dello stesso mese dell'anno scorso. A Pomigliano i contratti di solidarietà scadranno nel settembre del 2018. I cds coinvolgono attualmente 3mila dei 4500 addetti dell'impianto. «Nonostante l'eccellenza raggiunta e i sacrifici che abbiamo fatto c'è molta preoccupazione sul futuro aggiungono i delegati dei sindacati firmatari del contratto specifico aziendale le produzioni Alfa Romeo di Cassino non stanno danno i risultati sperati e a giugno l'azienda ha sottoscritto un impegno con noi che prevedeva un incontro entro il mese scorso finalizzato proprio a chiarire questa situazione di Pomigliano. Ma l'incontro non c'è stato».

Ad ogni modo Fca non intende commentare la petizione. Ambienti vicini all'azienda hanno fatto però trapelare che l'anno prossimo giungerà con certezza a Pomigliano la nuova vettura premium e che risulta praticamente impossibile che lo stabilimento partenopeo rischi la chiusura. Molto critica è nel frattempo la Fiom. «Secondo noi la petizione è stata concertata in tutta fretta con l'azienda polemizzano le rsa dei metalmeccanici Cgil sia perché da tempo siamo noi a sostenere le preoccupazioni e sia perché domani (oggi ndr) terremo un'assemblea in fabbrica proprio per chiedere ai lavoratori quale percorso impostare per garantire un futuro occupazionale e produttivo sicuro per tutti».
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