Fca, la nuova era è già iniziata: Manley subito alla prova dei conti

Fca, la nuova era è già iniziata: Manley subito alla prova dei conti
di Giorgio Ursicino
Lunedì 23 Luglio 2018, 07:00
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C'è un'atmosfera diversa, Torino inizia la settimana come non accadeva da tempo. Nell'aria c'è un mix di tristezza e di apprensione. È infatti il primo lunedì dopo tanti anni che alla guida di Fca e delle altre società della galassia Exor non c'è più Sergio Marchionne, il manager che ha salvato e rilanciato il Lingotto dando impulso all'intera città. Il pensiero della gente è per l'uomo illuminato e coraggioso che è in gravi condizioni in un ospedale di Zurigo, ma il business deve andare avanti perché alle multinazionali globali non è consentito nemmeno un attimo di sosta. Il calendario degli appuntamenti è fitto poiché già oggi, nella ex storica fabbrica della Fiat che ora ospita il quartier generale delle aziende controllate dalla famiglia Agnelli, è in programma una riunione del Gec (Group Executive Council) di Fca, il comitato esecutivo dell'azienda più grande e importante (circa 250 mila dipendenti, più di 120 miliardi di fatturato) fra quelle che prima dell'arrivo di Marchionne facevano parte del Gruppo Fiat.
 
Sarà la prima volta che il Gec di Fiat Chrysler di cui fanno parte i 20 dirigenti operativi più importanti non sarà presieduto da Sergio Marchionne.

Al suo posto il nuovo ceo Mike Manley che ha ricevuto le deleghe dal cda, ma deve ancora avere l'ok formale dell'assemblea degli azionisti. Inutile dire che la riunione non sarà come le altre, mancherà il direttore d'orchestra che ha costruito la squadra e che con forte autorità dirigeva le operazioni. Manley era uno del team sebbene avesse uno dei più importanti incarichi (la guida di Jeep e Ram), ora sarà il nuovo punto di riferimento assoluto. Dovranno relazionare al manager inglese e prendere direttive da lui dirigenti che fino a qualche giorno fa erano solo suoi colleghi. Al Gec, che dovrebbe proseguire i lavori anche domani, di solito non prende parte John Elkann e probabilmente non lo farà nemmeno in questa occasione.

Il presidente di Fca ha chiesto massima compattezza al team per attuare senza esitazioni il piano illustrato a Balocco lo scorso primo giugno e lo ha fatto anche attraverso la lettera inviata a tutti i dipendenti in cui ha ringraziato Sergio Marchionne e sottolineato senza esitazioni il grande lavoro che ha fatto e gli straordinari risultati ottenuti. Il Gec è convocato mensilmente e nessuno nella precedente riunione guidata dal manager italo-canadese avrebbe immaginato che oggi ci sarebbe stato un altro amministratore delegato al comando.

Il Comitato esecutivo di solito non prende decisioni strategiche che sono affidate al cda (si è riunito sabato e ha nominato Manley) presieduto da John Elkann, fa il punto sull'operatività dell'azienda e prepara eventuali passaggi importanti che poi vengono portati in Consiglio di amministrazione.

L'incontro periodico del Gec è itinerante e viene programmato in posti dove in quel momento si trovano la maggior parte dei top manager. Questo si svolge al Lingotto perché dopodomani verranno illustrati i risultati finanziari del semestre, un'occasione in cui Sergio Marchionne e il direttore finanziario Richard Palmer avrebbero dovuto annunciare l'azzeramento del debito industriale, notizia che invece daranno Manley e Palmer stesso.

Più che nel Gec il nuovo ad avrà i riflettori puntati su di lui nella conference call con gli analisti che chiedono spiegazioni sui risultati e sul futuro dell'azienda. Un passaggio non facile per l'erede di Sergio Marchionne che su quel palcoscenico è sempre stato perfettamente a suo agio. Forse in quella circostanza a supportare il nuovo ceo, oltre a Palmer, potrebbe esserci pure il Presidente che rappresenta anche l'azionista di maggioranza.
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