Fca Pomigliano, la Fiom sospende gli scioperi

Fca Pomigliano, la Fiom sospende gli scioperi
di Pino Neri
Martedì 5 Marzo 2019, 10:00
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Dopo una riunione tenuta ieri mattina nella Cgil di Pomigliano con gli operai della Fca di Pomigliano, la Fiom ha deciso di sospendere la raffica di scioperi che la scorsa settimana hanno spinto l'azienda a fermare la produzione della fabbrica della Panda nel primo turno di ieri, dalle 6 alle 14, per «mancanza di materiali prodotti dalle presse». A ogni modo, sempre ieri, la produzione, a partire dalla 14, è ripresa regolarmente nel grande impianto partenopeo.

La sensazione è quella della tregua armata. Giovedì i metalmeccanici della Cgil terranno un'assemblea nello stabilimento per decidere insieme alle tute blu come proseguire il confronto con l'azienda puntato a far revocare la decisione di Fca di aumentare i turni in tutti reparti senza pagare lo straordinario, opzione peraltro prevista dal contratto specifico sottoscritto nel 2010 da tutti gli altri sindacati ed approvata con referendum tra i lavoratori. Un provvedimento voluto per fronteggiare l'improvviso picco delle vendite Panda e che, secondo quanto annunciato, farà abbassare tra i 4500 addetti la cassa integrazione dall'attuale 35% al 28%.
 
Per la Fiom tutto ciò non risponde alle reali esigenze dei lavoratori. «In fabbrica serpeggiano forti malumori», ha dichiarato a caldo Sebastiano D'Onofrio, operaio delle presse e delegato Fca. «È stato deciso di sospendere le iniziative di sciopero ha spiegato Michele De Palma, segretario nazionale Fiom per il settore automotive - per aprire un confronto con la direzione aziendale di Fca. Interrompendo le iniziative di sciopero i lavoratori hanno dimostrato un grande senso di responsabilità per cui ora spetta all'azienda aprire il confronto e giungere a una soluzione condivisa. L'obiettivo dei lavoratori è la redistribuzione del lavoro utilizzando maggiormente gli impianti con l'aumento dei volumi produttivi. Infine la Fiom l'appello di De Palma - invita le altre organizzazioni sindacali a non dividere le maestranze ma ad ascoltare e a rappresentare le istanze dei lavoratori».

Di tutt'altro avviso le sigle confederali dei sindacati firmatari degli accordi con Fca. «La Fiom fa un errore: pensa al passato. Ma Pomigliano saprà superare anche questa difficoltà», stigmatizza Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania. Ieri a Napoli, partecipando a un convegno sullo sviluppo del Sud, è intervenuta sul caso Pomigliano anche la segretaria generale nazionale della Cisl. «Se all'ecobonus, che penalizza la produzione auto italiana, ha dichiarato Annamaria Furlan si aggiungono gli scioperi contro l'aumento dei turni a Pomigliano, peraltro stabiliti per contratto, danneggiamo una delle più grandi imprese private del nostro Paese, che conta tanti occupati. Ci vuole un salto di qualità: pretendere investimenti adeguando l'organizzazione del lavoro».
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