Fincantieri, aria di festa per il via alla maxi-nave

Fincantieri, aria di festa per il via alla maxi-nave
di Maria Elefante
Venerdì 15 Febbraio 2019, 12:30
3 Minuti di Lettura
Il tasto che nello stabilimento Fincantieri di Castellammare ha attivato la macchina per il taglio della prima lamiera della sesta nave da crociera Carnival Corporation è stato schiacciato a Monfalcone dai vertici della società armatrice, Jan Swartz, presidente di Princess Cruises e di Carnival Australia, e Keith Taylor, vicepresidente esecutivo. È iniziata così, con un collegamento virtuale, la cerimonia che ha celebrato tre tappe della costruzione di altrettante navi Princess Cruises della classe «Royal», attualmente in diverse fasi di realizzazione. La più grande compagnia da crociere «premium» al mondo e brand di Carnival Corporation ieri mattina è stata protagonista di un evento che ha coinvolto contemporaneamente tre stabilimenti Fincantieri legati tra loro grazie a collegamenti video. «Noi cominciamo a lavorare», ha detto a fine collegamento l'ingegner Tobaldi, direttore dello stabilimento stabiese che ha partecipato all'evento insieme al comandante Autiero. La partecipazione del cantiere stabiese alla realizzazione di questa unità della serie «Royal» ancora senza nome consiste nella costruzione di un troncone di 7.800 tonnellate; una volta ultimato, questo verrà trasferito dal sito campano a Monfalcone, dove la nave verrà completata nel 2022. Ma il taglio della prima lamiera rappresenta di fatto il via alla costruzione di questa che insieme alle altre unità è una delle navi da crociera più grandi realizzate da Fincantieri. Si ragiona, infatti, su stazze lorde di circa 145.000 tonnellate, che tradotto in numeri significa 4.250 passeggeri da ospitare in 1.780 cabine, e 1.350 membri dell'equipaggio.
 
Il troncone della nuova nave sarà impostato sullo scalo subito dopo il varo della nave militare Lhd, commessa che arrivò grazie allo sblocco dei fondi - 6 miliardi e mezzo - autorizzato dal governo Renzi. La nave, che attualmente occupa lo scalo in tutta la sua lunghezza, è quasi pronta per essere varata. E quel varo, che avverrà probabilmente nella prima decade di aprile, rappresenta un appuntamento importantissimo per il futuro dell'impianto di Castellammare. La cerimonia potrebbe essere infatti l'occasione per un incontro tra l'ad di Fincantieri Giuseppe Bono, il presidente dell'Autorità portuale del Tirreno centrale Pietro Spirito e il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino. Insieme i tre potrebbero definire il piano di investimenti che il cantiere attende da anni per essere competitivo sul mercato. E non solo. Potrebbe essere quello il giorno giusto per parlare dell'accordo con la Regione per il rinnovo della flotta del piccolo naviglio (traghetti) da costruire. Le tute blu però sperano soprattutto nell'assegnazione di nuovi carichi di lavoro. Attualmente, infatti, tre officine sono al lavoro e il cantiere è saturo: nel portafoglio ordini ci sono anche delle sezioni destinate ai cantieri di Ancona per un totale di 1.800 tonnellate. E poi non bisogna dimenticare la possibilità di collaborazione per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova. Ma senza una nuova commessa il lavoro di chi taglia e sagoma le lamiere potrebbe subire una battuta d'arresto. Con tutte le incognite che ne deriverebbero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA