Germania, nuovi segnali di frenata dell'economia

Germania, nuovi segnali di frenata dell'economia
Germania, nuovi segnali di frenata dell'economia
Lunedì 23 Settembre 2019, 13:27 - Ultimo agg. 13:50
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Nuovi segnali negativi per l'economia tedesca. L'indice Pmi manifatturiero è sceso sotto quota 41,44 contro il 43,5 di agosto. Si tratta del ribasso più forte dal giugno 2009 ed è il nono mese consecutivo di cali. Scende anche l'indice Pmi per il settore dei servizi a 52,5 punti da 54,2 punti di agosto scorso. Quello composito che è la media tra questi due tocca quota 50, che rapprensenta la soglia che separa la contrazione dall'espansione dell'economia. 

I dati sono in linea con l'andamento dell'economia della Germania, che nell'ultimo periodo ha registrato segnali di contrazione. Gli ultimi dati pubblicati dall'Ufficio federale di Statistica tedesco hanno mostrato anche una flessione dei prezzi alla produzione nei mesi estivi. Il prodotto interno lordo tedesco, inoltre, nell'ultimo trimestre, è sceso dello 0,1%. Sono migliorate, però, le aspettative di crescita dell'economia tedesca. L'indice dell'Istituto di ricerca tedesco Zew, seppur rimanendo in territorio negativo, a settembre si porta a -22,5 punti dai -44,1 di agosto. 

La Bundesbank tedesca ha commentato che «Probabilmente l'economia tedesca è entrata in una lieve recessione tecnica negli ultimi tre mesi fino a settembre, ma ciò non significa necessariamente la fine dell'espansione economica della nazione». Ha spiegato, inoltre, che « il settore manifatturiero orientato all'esportazione è stato frenato dai venti globali di crisi che nascono dalle tensioni commerciali mondiali fino alla Brexit». Un nuovo trimestre negativo farebbe entrare il Paese in recessione tecnica, definita come due trimestri consecutivi di contrazione della produzione economica. Ma, sottolinea la Bundesbank, questo «non è di per sè motivo di preoccupazione». La Banca centrale ha infatti sottolineato che il rallentamento finora è stato principalmente limitato al settore manifatturiero. Tuttavia, dato il contesto internazionale non favorevole, resta il dubbio «se il settore industriale si riprenderà o meno prima che la debolezza si diffonda ad altri settori dell'economia», conclude il rapporto mensile della Bundesbank. 
 

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