Gli alberghi come risorsa. Il presidente Federterme: «Recuperare edifici in aree importanti della città»

Gli alberghi come risorsa. Il presidente Federterme: «Recuperare edifici in aree importanti della città»
di Emanuela Sorrentino
Lunedì 22 Ottobre 2018, 22:28
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L'iconografia della città passa anche e soprattutto dalle strutture alberghiere. Lo sa bene l'ingegnere Ewa Kawamura studiosa giapponese e docente al Tokyo Institute of Technology che si è formata a Napoli ed è tornata in città per presentare nella sala Rari della Biblioteca Nazionale (dopo altri appuntamenti in città nei mesi scorsi) il suo volume sulla “Storia degli Alberghi Napoletani”, Clean edizioni. 

Cartoline d'epoca, cenni storici e immagini moderne sono contenute nel libro, con l’indicazione dei personaggi che hanno frequentato le strutture, le famiglie di imprenditori che hanno investito in città e il significato degli edifici nella storia economica e ricettiva di Napoli.

L'evoluzione di caratteri e stili attraverso i secoli è stato l'argomento trattato dall'autrice nel corso del suo intervento rivolto alla platea composta da molti studenti di Archeologia, Storia dell'arte e Scienza del Patrimonio culturale. A presentare il volume oltre all’autrice, la professoressa di Storia all'Università Federico II Annunziata Berrino con la responsabile delle mostre della Biblioteca Nazionale, Mariolina Rascaglia che ha portato i saluti del direttore Francesco Mercurio e gli imprenditori Giancarlo Carriero (presidente della sezione Turismo dell'Unione Industriali Napoli) e Costanzo Jannotti Pecci (presidente Federterme e vice presidente Cavalieri del Lavoro Mezzogiorno). In sala tra gli altri il soprintendente Luciano Garella.

Durante l’incontro si è sottolineato quanto ad esempio negli anni Ottanta a Napoli si registrassero arrivi zero dovuti al terremoto e al divieto di balneazione, fino a valutare i fasti di oggi con strutture alberghiere che vivono una stagione molto felice. Costanzo Jannotti Pecci si è soffermato sul patrimonio culturale e impresa alberghiera. “Il lavoro della professoressa Kawamura indica cosa era l'accoglienza alberghiera ieri e come è cambiata oggi, periodo in cui c'è tanta cultura architettonica. C'è appeal da parte dei turisti nel vedere una struttura monumentale che ospita un hotel ma tanto c'è ancora da fare, ci sono edifici da recuperare ad esempio nell’area di Agnano, sfruttando le potenzialità del territorio come ad esempio la presenza di risorse termali".

L’imprenditore Carriero ha posto, invece, l’accento sul valore degli alberghi storici per i quali ci vuole sempre “attenzione e rispetto verso quella che è l’architettura originaria. Questa è una sfida difficile ma che noi imprenditori abbiamo il dovere di compiere ogni giorno salvaguardando le strutture che hanno una storia alle spalle e adeguandole nel contempo alle esigenze del momento”.
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