Manovra in Aula a fine novembre: salta l'aumento dei fondi famiglia. Tagli dell'80% alle Regioni che non ridurranno i vitalizi

Manovra in Aula a fine novembre: salta l'aumento dei fondi famiglia. Tagli dell'80% alle Regioni che non ridurranno i vitalizi
Manovra in Aula a fine novembre: salta l'aumento dei fondi famiglia. Tagli dell'80% alle Regioni che non ridurranno i vitalizi
Mercoledì 31 Ottobre 2018, 16:34 - Ultimo agg. 2 Novembre, 11:23
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Niente taglio, per ora, delle pensioni d'oro e niente soldi per riparare le buche di Roma. Ci sono invece i fondi, 16 miliardi nel 2019, per le due misure bandiera del governo giallo-verde: la riforma della legge Fornero e il reddito di cittadinanza la cui articolazione viene però rinviata a provvedimenti ad hoc. La manovra del governo è chiusa, il testo bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato e autorizzato dal Capo dello Stato, ora in attesa della presentazione alle Camere. 

La nuova bozza del testo contiene in totale 108 articoli, contro i precedenti 115, per 77 pagine (testo integrale).

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- PENSIONI D'ORO, PER ORA RINVIO. Nella manovra la sforbiciata non c'è. Ma ci sarà, assicura il M5S, e arriverà via emendamento in commissione. Riguarderà gli assegni sopra i 90 mila euro. Saranno salvi quelli calcolati con il sistema contributivo e le 'casse complementarì.
- ZERO SOLDI PER LE BUCHE DI ROMA. Il Tesoro ha respinto la richiesta di finanziare la riparazione delle buche di Roma. Campidoglio e ministero delle Infrastrutture avevano chiesto 180 milioni di euro in tre anni.
- GIALLO SU FONDI A FAMIGLIA. Nel ddl salta l'articolo che aumentava gli stanziamenti di 100 milioni all'anno dal 2019 per il fondo a favore della natalità, maternità e paternità, così come invece previsto dalle versioni precedenti della legge di bilancio. Fonti di governo assicurano però che le risorse ci sono, in una tabella.
- ARRIVA INVESTITALIA. La regia va a P. Chigi, si tratta di una «struttura di missione per il supporto alle attività del premier di coordinamento delle politiche in materia di investimenti pubblici e privati». In dote 25 milioni all'anno dal 2019.
- UNA CENTRALE PER GLI INVESTIMENTI. Dal primo gennaio 2019, arriva la «centrale per la progettazione delle opere pubbliche». Ci lavoreranno 300 persone, scelte da una commissione il cui presidente è designato dal premier e composta da 4 membri rispettivamente individuati dai ministri del Tesoro, del Mise, delle Infrastrutture e degli Affari regionali.
- VIA VITALIZI O SCURE SU REGIONI. Anche le Regioni dovranno adeguarsi al taglio dei vitalizi: chi non lo farà vedrà decurtati dell'80% (inizialmente la sforbiciata era del 30%) i trasferimenti, senza tuttavia toccare i fondi a Sanità, scuole per disabili e altri servizi essenziali.
- STRETTA SU SPESE MILITARI. Il ministro della Difesa dovrà tagliare 60 milioni di euro all'anno dal 2019 e ulteriori 531 milioni di euro nel periodo che va dal 2019 al 2031.
- ARRIVA FONDO BLOCKCHAIN E INTERNET. Obiettivo finanziarie progetti «in nuove tecnologie e applicazioni di intelligenza artificiale», con risorse pari a 15 milioni di euro all'anno per il triennio 2019-2021.
- VOUCHER MANAGER PER PMI. un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro per le pmi che acquisiscono «prestazioni consulenziali» di natura specialistica con l'obiettivo si sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie previste dal Piano Impresa 4.0.
- PIÙ PROF LICEI MUSICALI. Dal prossimo anno scolastico, l'organico del personale docente dei licei musicali è incrementato di 400 posti.
- APPRENDISTATO, MENO FONDI. Spunta un taglio degli incentivi per i contratti di apprendistato. I fondi stanziati sono circa un terzo: 5 milioni l'anno dal 2019.

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