Dall'Iva al bonus per gli under 30: ecco cosa cambia con la nuova legge di bilancio

Dall'Iva al bonus per gli under 30: ecco cosa cambia con la nuova legge di bilancio
Martedì 31 Ottobre 2017, 12:44 - Ultimo agg. 15:09
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IVA, STOP ALL'AUMENTO DELLE ALIQUOTE
Nel 2018 non ci saranno gli aumenti delle aliquote Iva dal 10% all'11,5% e dal 22% al 25% previsti dalle cosiddette «clausole di salvaguardia». Ma la manovra del governo non è riuscita a cancellare anche gli scatti degli anni successivi che, seppure ridotti, rimangono. Nel 2019, salvo nuove misure, le aliquote saliranno dal 10% all'11,5%, e dal 22% al 24,2%. Dal 2020 l'aliquota del ridotta salirà ancora fino al 13% e quella ordinaria fino al 24,9%.

BONUS LAVORO, META' CONTRIBUTI PER GLI UNDER 30
Per spingere le assunzioni arriva un bonus triennale del quale beneficiano le aziende che assumono e potranno non pagare il 50% dei contributi fino a 3 mila euro. Il primo anno il bonus riguarda i neo assunti fino a 35 anni. Poi l'età scende a 29 anni. Dovrebbe portare 350.000 mila occupati under35 nel 2018 e far salire progressivamente il numero fino ai 940 mila assunti under30 del 2020. Ma ci sono anche gli sgravi contributivi per gli under40 impegnati in agricoltura: vengono azzerati per tre anni.

LICENZIAMENTI, SALE A 2940 LA TASSA SUI DATORI
Aumenta l'importo della «tassa sui licenziamenti» collettivi che le imprese industriali e commerciali con più di 50 dipendenti versano per la Cig. Per ogni persona interessata a un licenziamento collettivo il datore di lavoro dovrà versare un'aliquota pari all'82% del massimale della Naspi mensile, a fronte del 41% attuale, fino a un massimo di tre anni di anzianità. In pratica se adesso per ogni persona licenziata si pagava al massimo 1.470 euro adesso la tassa potrà arrivare all'82% e sfiorare i 2.940 euro.

DETRAZIONI, MOBILI E GIARDINI ARRIVA IL BONUS
Per il pianeta casa ci sono molte conferme e qualche novità. La new entry è il bonus giardini: detrazione al 36% su una spesa massima di 5 mila euro per sistemare a verde aree scoperte, recinzioni, impianti di irrigazione, ma anche per realizzare pozzi, coperture a verde e giardini pensili. È nuovo anche lo sconto al 19% per chi sottoscrive una polizza contro i danni di un terremoto. Conferme invece sono per il bonus energia, per quello delle ristrutturazioni e per l'acquisto di mobili (fino a 10.000 euro) ed elettrodomestici.

ASSUNZIONI, FORZE DELL'ORDINE C'è UN MAXI PIANO
Scatta dal 2018 il piano straordinario di 7.394 assunzioni tra corpi di polizia e vigili del fuoco, da attuare in 5 anni, con l'obiettivo di aumentare il controllo del territorio e il contrasto al terrorismo. Cento assunzioni nel triennio 2018-2020, in deroga a quanto prevede la legge, per interventi urgenti in materia di sicurezza stradale. Confermate le assunzioni per il comparto giustizia: si tratta di magistrati ordinari vincitori di concorso, avvocati e procuratori dello Stato e di 1400 unità di personale amministrativo.


POVERTA', PER IL REI ASSEGNO FINO A 540 EURO
Si rafforzano le misure per la lotta alla povertà con un assegno più alto del 10% nei casi di famiglie numerose (fino a 530-540 euro) e un ampliamento della platea che può avere accesso al reddito di inclusione (Rei) focalizzato in via prioritaria sui nuclei nei quali è presente un disoccupato over 55. Nella legge di Bilancio viene rafforzata la dote del Fondo per la lotta alla povertà per 300 milioni nel 2018, 700 milioni nel 2019, 665 milioni nel 2020 e 637 milioni a decorrere dal 2021.

ALOTTA EVASIONE, MENO CONTROLLI CON LA TRACCIABILITA'
Arriva un incentivo per chi consentirà, ai fini fiscali, la tracciabilità dei pagamenti ricevuti ed effettuati sopra la soglia dei 500 euro. La Legge di Bilancio prevede che sia ridotto di due anni il periodo entro il quale possono essere fatti gli accertamenti da parte del fisco. Il fisco potrà fare le verifiche entro tre anni successivi alla presentazione della dichiarazione dei redditi, contro i 5 anni attualmente previsti.

La norma è inserita in un pacchetto di misure per il contrasto all'evasione fiscale.

DIRITTI TV, CAMBIA IL RIPARTO TRA LE SQUADRE DI A
Sale dal 40 al 50% la quota dei diritti Tv attribuita equamente ai club di serie A, mentre scende quella attribuita sul numero dei tifosi. Salta poi completamente il riferimento (che valeva il 5%) alla popolazione residente nel comune della squadra sportiva. È una delle norme in materia di sport, il cosiddetto «pacchetto Lotti». La norma attribuisce il 50% dei diritti a tutte le squadre, il 30% sui risultati conseguiti e il 20% (prima era il 25%) in base ai tifosi paganti nelle gare casalinghe degli ultimi 5 campionati.



 

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