Le eccellenze/ Giorgio Tanoni:«Blockchain e Ai, così in Adriatica Oli i rifiuti diventano risorse»

Le eccellenze/ Giorgio Tanoni:«Blockchain e Ai, così in Adriatica Oli i rifiuti diventano risorse»
di Edoardo Danieli
Mercoledì 5 Ottobre 2022, 12:45 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 15:02
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Blockchain e intelligenza artificiale per dare nuova vita ai rifiuti e trasformarli in una risorsa con una operazione non solo economica ma anche di valore sociale e ambientale.

Accade a Montecosaro, provincia di Macerata, dove da 35 anni Adriatica Oli si occupa del trasporto, recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi dedicandosi in particolare alla raccolta differenziata di oli vegetali esausti provenienti da ristoranti e industrie alimentari, un settore per il quale svolge anche il servizio di raccolta di rifiuti elettronici come toner, frigoriferi, filtri, neon e apparecchiature elettriche. In collaborazione con circa 200 Comuni è attiva poi nel recupero degli oli vegetali esausti provenienti dalle famiglie. L’azienda, negli ultimi 3 anni, è passata da 6 a 10 milioni di fatturato all’anno con investimenti per innovazione e digitalizzazione di mezzo milione all’anno.

LA RICETTA

 Oltre alla sede centrale di Montecosaro, ci sono sedi in Lazio, Lombardia e Abruzzo, dove lavorano complessivamente 50 dipendenti. A spiegare la crescita e rendere particolare Adriatica Oli da un lato l’elevato tasso di digitalizzazione dell’azienda, dall’altro il coinvolgimento della clientela in progetti di sostenibilità. Dice l’amministratore unico e proprietario Giorgio Tanoni: «L’innovazione deve basarsi su azioni concrete, mirate a migliorare qualità, trasparenza e sostenibilità del servizio: in Adriatica Oli, dopo aver digitalizzato l’impianto di lavorazione con la tecnologia industry 4.0, stiamo lavorando per fornire ai ristoratori un dispositivo di lettura del livello dell’olio esausto raccolto volto a efficientare la logistica e certificare la filiera su blockchain». Fa eco Emanuele Frontoni, professore di Informatica e intelligenza artificiale all’Università di Macerata: «L’evoluzione delle tecnologie a supporto della tracciabilità e l’ottimizzazione dei processi di raccolta e valorizzazione dei rifiuti passa attraverso nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e la blockchain. È interessante avere nel nostro territorio un laboratorio a cielo aperto come quello di Adriatica Oli dove poter sperimentare nuove soluzioni o coinvolgere i nostri studenti».

Il coinvolgimento è infatti il secondo percorso su cui si declina il tema sostenibilità in Adriatica Oli: è stata realizzata la community Amicambiente per realizzare piantumazioni di alberi sul territorio, coinvolgendo associazioni e cittadini sul tema. Conclude ancora Tanoni: «Di fatto, riciclare oli vegetali esausti, oltre ai benefici che comporta a tutti i livelli, come salvaguardare la rete fognaria e proteggere i mari, è essa stessa un’azione di compensazione contro l’inquinamento, visto che gli oli raccolti vengono recuperati in biodiesel».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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