Per multe, Tari e bollette lo sportello non serve più: Enel X Financial Services ultima frontiera digitale

Per multe, Tari e bollette lo sportello non serve più: Enel X Financial Services ultima frontiera digitale
di Jacopo Orsini
Mercoledì 3 Novembre 2021, 14:41 - Ultimo agg. 21 Marzo, 18:25
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Enel punta sempre di più sul business dei pagamenti digitali. Il colosso dell’energia vuole contribuire al processo di digitalizzazione del Paese e ritagliarsi un ruolo da protagonista in un mercato che vale ogni anno 600 milioni di fatture.

Un segmento che gli addetti ai lavori chiamano “bill payments”. Sono le bollette della luce e del gas, ma anche le multe, il bollo auto, le cartelle della Tari, i contributi della colf. Insomma tutti i pagamenti verso la Pubblica amministrazione che ora avvengono obbligatoriamente attraverso Pagopa. E che la società vuole far passare in misura sempre maggiore dai suoi canali, sul web ma anche fisici. «Con la pandemia i pagamenti digitali sono aumentati ma l’Italia rimane indietro: l’82% viene fatto ancora in contanti contro il 73% della media europea», spiega Giulio Carone, amministratore delegato di Enel X Financial Services, l’azienda del gruppo elettrico che ha lanciato Enel X Pay, la piattaforma per le transazioni e il conto con carta digitale. «Noi vogliamo agevolare sempre di più questo passaggio dal pagamento in contanti al pagamento con la moneta elettronica», aggiunge Carone.

LA SPINTA

 L’emergenza Covid, nonostante il calo drastico dei consumi, ha sicuramente dato una spinta all’utilizzo di carte e altri strumenti di pagamento digitale. E l’impennata degli acquisti online, dove salda per forza senza usare soldi cash, ha contribuito alla crescita. Nel 2020 in Italia le transazioni sono salite a 5,2 miliardi (dai 5 miliardi dell’anno precedente), «dato che dimostra – sottolinea uno studio del Politecnico di Milano – come la penetrazione degli strumenti di pagamento digitali sia aumentata rispetto al 2019». In leggero calo invece il valore totale delle operazioni (268 miliardi contro i 270 dell’anno precedente) e quello dello scontrino medio (da 53,7 euro a 51,7). Gli acquisti in modalità contactless, quindi senza strisciare la carta e con le app, sono cresciuti invece del 29% in termini di valore transato, raggiungendo 81 miliardi, nonostante la drastica contrazione delle spese dovuta alla pandemia. E nei primi sei mesi del 2021 l’incremento è stato ancora più sostenuto. La strategia del gruppo Enel per sfondare nel mercato dei pagamenti digitali è partita con il lancio lo scorso anno di Enel X Pay, un conto nativo digitale, con carta e Iban, che consente di effettuare vari tipi di transazioni.

Una soluzione da usare quindi per fare acquisti online o nei negozi con moneta digitale che si è poi evoluta diventando una piattaforma multicanale, digitale e fisica, che consente di fare tutti i pagamenti della vita quotidiana, di scambiare denaro senza costi di addebito, prelevare agli sportelli automatici. L’obiettivo dell’Enel è raggiungere un milione di clienti, intesi come utilizzatori degli strumenti di pagamento del gruppo, entro il 2023. Ad oggi la società è arrivata a quasi 250 mila, in linea con il piano di crescita. Quasi 2,5 milioni di utenti sono invece quelli che mediamente in un anno accedono ai canali fisici del gruppo sul territorio (tabaccherie, bar e altri negozi convenzionati) per pagare bollettini e fatture. Intanto la società ha deciso di abbracciare con convinzione Pagopa, la piattaforma che permette di effettuare i pagamenti verso la Pubblica amministrazione. «Pagopa – osserva Carone – è una soluzione tecnologicamente evoluta perché consente una serie di rendicontazioni automatiche anche per il cliente, per esempio di evitare di pagare due volte la stessa bolletta, e a noi di agevolare i processi interni».

LA MISSIONE

«La nostra missione – insiste il manager – è liberare il cliente dall’incombenza di andare all’ufficio postale o dal tabaccaio e di offrirgli l’opportunità di pagare queste bollette senza perdere tempo e anche a costi molto ridotti». Se un cliente ha il conto di Enel X Pay l’addebito per una bolletta è di 50 centesimi (la media del mercato è più alta, di solito la commissione è intorno a un euro). I pagamenti delle fatture Enel effettuati attraverso la piattaforma digitale dell’azienda sono gratuiti (1 euro e 30 centesimi per chi salda attraverso i punti vendita convenzionati con Enel X Pay) mentre per chi non ha il conto, ma si registra solo per effettuare le transazioni, paga circa 2 euro. Lo spazio per crescere è vasto. «Il nostro obiettivo in questo momento è quello di andare a catturare nel mondo digitale e fisico tutti quei pagamenti che non sono domiciliati ma sono fatti uno per uno dai clienti», sottolinea Carone. Un discorso che vale anche per tutti i pagamenti legati alla pubblica amministrazione. Basti pensare, per esempio, che l’Enel emette circa 170 milioni di bollette l’anno ma di queste meno della metà, il 45% circa, sono domiciliate, cioè pagate dalla banca prelevando i soldi dal conto corrente nel giorno della scadenza. Il 55% vengono invece saldate direttamente dai clienti e di queste oltre il 95%, si parla quindi di circa 90 milioni di fatture, viene regolato su un canale fisico, andando alla Posta o da un tabaccaio. Sono clienti che preferiscono non delegare a un istituto di credito il versamento perché magari non hanno un conto corrente o vogliono il controllo della spesa e decidere il giorno in cui pagare. È su questa fascia di utenti che punta soprattutto l’Enel per ritagliarsi un ruolo di primo piano anche nel settore dei pagamenti.

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