Il nome è un presagio. Hp Composites, dove per Hp s’intende High performance.
Sulle alte prestazioni di questa eccellenza made in Marche c’è l’imbarazzo della scelta. Produce componenti in fibra di carbonio, realizza scocche per bolidi a quattro ruote che sfidano i circuiti mondiali, assume giovani e donne. Soprattutto fronteggia i mercati da via del Lampo, Ascoli. Siamo nel Piceno, dove i ragazzi sono costretti a passare attraverso il giogo di un tasso di disoccupazione oltre il 10-12%. Abramo Levato, la passione di un siciliano guidata dal rigore di un ingegnere, sciorina i numeri di quel che pare un paradosso: «Contiamo più di 750 dipendenti e continuiamo ad assumere, per far fronte alla previsione 2023 d’un fatturato superiore a 60 milioni, rispetto ai 55 del 2022 e ai 51 del 2021». Il direttore generale si piazza ai nastri di partenza. Miti su strada: «Realizziamo carrozzerie in materiale composito avanzato per le vetture di Formula 1, per la 24 Ore di Daytona e per quella di Le Mans». Riprende il filo dei dati: «La quota rosa da noi è al 35% e l’età media è inferiore ai 28 anni». Sono più di 11mila le parti prodotte ogni mese. Ferrari e Lamborghini, nei sogni di tanti, per loro sono clienti.
IL DECOLLO
Dalla strada al cielo è solo un passo: «Lavoriamo anche per Aerospazio, facciamo parte di Exploore, un cluster che, con il sostegno della Regione, promuove le eccellenze del ramo aeronautico». La formula è basica: esperienza più Ricerca&Sviluppo. Tant’è che in pista, con loro, non sono più solo fibre di carbonio, ma anche di lino. I 5 stabilimenti più un magazzino sono tutti lì, in via del Lampo. «Per noi è importante il tratto local. Marlic ne è la prova. Prevede la collaborazione di 21 aziende e di 5 centri di ricerca: le università di Camerino, Urbino e Politecnica, Enea e Cnr. Siamo un grande lab per lo studio di nuovi materiali bio based». Un nome, un presagio.