Aeronautica Militare Italiana traccia rientro di un "oggetto" spaziale sulla Terra

Aeronautica Militare Italiana traccia rientro di un "oggetto" spaziale sulla Terra
Sabato 18 Aprile 2020, 13:00
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(Teleborsa) - Nel weekend di festività pasquali, l'Italian Space Surveillance and Tracking Operation Center (ISOC) di Pratica di Mare, nelle vicinanze di Roma, congiuntamente al Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ), e con il supporto di Leonardo-Vitrociset e GMSpazio, ha operato costantemente per monitorare il rientro in atmosfera di un oggetto segnalato inizialmente dal Comando statunitense delle operazioni spaziali venerdì 10 aprile.

L'oggetto, risultato poi essere un componente (rocket body) di un vettore utilizzato per inviare un carico alla International Space Station (ISS), è stato tracciato con successo dal Multi-Frequency Doppler Radar (MFDR) del PISQ nella giornata di Sabato 11 aprile, consentendo all'ISOC di prevedere tempestivamente e con precisione il suo rientro sulla Terra, che si è verificato nella tarda serata di domenica 12 aprile. L'Italia, primo Paese in Europa ad effettuare la rilevazione dell'oggetto, ha poi messo i dati raccolti dall'ISOC a disposizione delle altre nazioni europee, come previsto dagli accordi internazionali di riferimento.

L'ISOC, gestito dall'Aeronautica Militare, nell'ambito della collaborazione nazionale fra Ministero della Difesa, Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), per i servizi di Space Surveillance e Tracking a favore ed in collaborazione con l'Unione Europea, coordina la rete di sensori, ottici e radar, nazionali, destinati a seguire le traiettorie degli oggetti, comunemente detti "spazzatura spaziale", che orbitano intorno alla Terra. ISOC ha la capacità di stabilire, dall'analisi dei dati rilevati, la possibilità di collisioni fra satelliti, dei satelliti con detriti spaziali e, come nel caso in questione, l'orario di rientro in atmosfera degli oggetti in esame nonché, in collaborazione con una estesa rete di attori globali, contribuire alla determinazione della possibile area di impatto con la superficie terrestre, con diverse ore di anticipo.

Capacità della Difesa già messe alla prova con successo anche durante altre festività pasquali, quelle del 2018 quando l'ISOC, grazie al coordinamento con il PISQ e con il supporto dell'ASI e altre articolazioni dello Stato, garantendo il monitoraggio del rientro incontrollato dall'atmosfera della stazione spaziale cinese Tiangong-1.



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