Arriva la proroga dei commissari straordinari di Alitalia. La scadenza di settembre, ormai imminente, verrà allungata di almeno un anno per gestire esuberi e prepensionamenti della vecchia compagnia. Non solo. Il trio composto da Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso resterà in carica anche e sopratutto per gestire al meglio la transizione degli asset verso Ita, la cui partenza è ancora tutta decifrare. Così come c’è da portare avanti la trattativa con Bruxelles che, dopo l’ok politico di oltre un mese fa, non è stata ancora definita nei dettagli tecnici e operativi.
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Secondo i sindacati, la proroga prelude anche ad un allungamento della cassa integrazione per i dipendenti in Cig e ad un rifinanziamento dell’ammortizzatore sociale.
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Un passo falso, lo sanno bene i commissari, potrebbe mettere a rischio l’intera operazione e la dote da 3 miliardi assegnata dal governo a Ita. Proprio per evitare scivoloni i commissari vogliono avere un orizzonte “congruo” per poter lavorare. Anche se in molti pensano che dietro i ritardi di queste settimane ci sia proprio la mancanza di volontà di chiudere rapidamente visto e considerato che a pagare è, in definitiva, sempre lo Stato. Da un lato impegnando risorse per la Cig, dall’altro finanziando il decollo della nuova compagnia di bandiera.
Intanto a giugno gli stipendi ai lavoratori di Alitalia sono stati pagati regolarmente. Era dal mese di dicembre, fa rimarcare la Fit-Cisl, che la compagnia non pagava gli stipendi puntualmente per mancanza di soldi in cassa. Gli stipendi di aprile e maggio, ad esempio, erano stati pagati in due tranche del 50%.
Confermato, infine, per domani l’incontro in video-collegamento tra i ministri dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’economia, Daniele Franco, con la commissaria Ue per la concorrenza, Margrethe Vestager. Vertice che potrebbe dare la spinta decisiva alla nuova compagnia.