Alitalia, slitta lo stipendio di febbraio: seimila dipendenti riceveranno a marzo meno di 500 euro

Alitalia, slitta lo stipendio di febbraio: seimila dipendenti riceveranno a marzo meno di 500 euro
Alitalia, slitta lo stipendio di febbraio: seimila dipendenti riceveranno a marzo meno di 500 euro
di Umberto Mancini
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 07:00 - Ultimo agg. 12:23
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Allarme rosso per Alitalia. I soldi in cassa della compagnia sono al lumicino e gli stipendi di febbraio saranno pagati in ritardo agli oltre 11 mila dipendenti. Non solo, visto che l’azienda non anticiperà la Cig, circa seimila tra piloti, assistenti di volo e personale di terra troveranno in busta paga meno di 500 euro, ovvero i soldi legati alle giornate nelle quali si è effettivamente lavorato.  

A comunicarlo, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stato proprio il commissario straordinario della compagnia in amministrazione straordinaria, Giuseppe Leogrande, nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio con le sigle di categoria.

Anche a dicembre le retribuzioni erano state pagate in ritardo, il 31 invece del 27, così come la tredicesima. A gennaio invece il pagamento era stato puntuale.  

Leogrande non ha dato particolari sui tempi di pagamento (forse il 2 marzo o probabilmente più avanti) ma ha ammesso che non sarà in grado di anticipare la Cigs e che è in corso, tanto per aggravare ulteriormente il quadro, un braccio di ferro con l’Inps sulla rimodulazione del sostegno al reddito e le integrazioni per chi vola. Proprio il mancato anticipo della Cigs, se il Tesoro non scenderà in campo per fornire fondi, alleggerirà in maniera drammatica i cedolini. Una vera catastrofe. Tra l’altro ampiamente annunciata visto che il commissario da mesi denuncia la mancanza di risorse ma, come noto, si è guardato bene da avviare, come chiesto dal Mise, la vendita degli asset sul mercato.

 

Adesso, paradossalmente, la crisi innescata può accelerare la ricerca di una soluzione. Visto che il governo, chiamato in causa da Fit-Cisl, Uil e Cgil, oltre che dai piloti della Fnta, non può che affrontare l’emergenza impegnandosi a fondo. Per questo, per individuare un via d’uscita, è stato convocato un vertice tra il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, quello dell’Economia Daniele Franco e dei Trasporti Enrico Giovannini. L’idea, secondo quanto risulta al Messaggero, è quella di far transitare la parte aviation (piloti, hostess, slot e aerei) di Alitalia in Ita attraverso un percorso ad hoc, privilegiato ma condiviso con la Ue. Tant’è che proprio martedì i tre ministri presenteranno alla commissaria Margrethe Vestager una proposta in tal senso. Di certo Giorgetti non ha nessuna intenzione di iniettare altri soldi nella società in amministrazione straordinaria. Proprio l’urgenza di non lasciare a terra gli aerei e la necessità di salvaguardare i voli nell’interesse nazionale potrebbero far breccia a Bruxelles. 

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