Alitalia, intesa governo-Ue: tagli ai dipendenti e alla flotta

Alitalia, intesa governo-Ue: tagli ai dipendenti e alla flotta
Mercoledì 26 Maggio 2021, 20:45 - Ultimo agg. 27 Maggio, 06:52
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La newco di Alitalia che si appresta a decollare sarà una mini compagnia e dovrà anche dare battaglia in una gara competitiva per poter mantenere sulla nuova livrea l'iconico e storico brand Alitalia. L'accordo di massima raggiunto oggi tra la Commissione Ue e il governo italiano sulla «discontinuità economica» tra la vecchia compagnia e la newco prevede, infatti, che la parte relativa all'aviazione sia trasferita direttamente a Ita in forma ridotta, «con meno della metà della flotta attuale» e un «taglio significativo» del personale che avrà anche nuovi contratti, riferiscono fonti Ue dopo l'incontro a Bruxelles tra la vice presidente Ue e commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, e i ministri dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, e dell'economia Daniele Franco, con quest'ultimo che vi ha partecipato in videocall.

A questo punto Ita dovrebbe partire con circa 55-60 aerei e con meno di 5.000 dipendenti contro gli 11 mila attuali. Inoltre, insieme al marchio anche l'handling e la manutenzione andranno a gara e Ita potrà prendervi parte, mentre non ci sarà un trasferimento della base clienti del programma fedeltà, spiegano le stesse fonti, evidenziando che i bandi dovranno essere concorrenziali, trasparenti e aperti. Riguardo alle tempistiche per la conclusione dell'accordo, «ora spetta all'Italia» presentare a Bruxelles una tabella di marcia dei prossimi passaggi tecnici, che vanno dalle richieste per le licenze da parte di Ita ai bandi per il trasferimento degli asset. Nel frattempo la Commissione continuerà con le sue valutazioni e, se l'Italia presentare i nuovi dati in modo tempestivo, la decisione «arriverà in tempi tali da consentire a Ita di partire appena pronta».

«La nuova compagnia potrà partecipare alla gara per il marchio» di Alitalia, dice il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad una precisa domanda al termine dell'incontro con la Vestager.

E circa l'intesa raggiunta, Giorgetti dice che «abbiamo fatto dei passi in avanti ma non è finita», spiegando che ora «inizia il percorso tecnico per la nascita di una compagnia sostenibile» perché «anche il governo vuole che nasca in condizioni di sostenibilità economica, dimostrando di potere stare sul mercato». E la nuova Alitalia «dovrà essere operativa il prima possibile, ragionevolmente ad agosto», annuncia Giorgetti, sottolineando che «abbiamo il dovere di garantire l'operatività nella stagione estiva».

«L'obiettivo» finale «è restituire al Paese un vettore nazionale di trasporto aereo, capace di assicurare i collegamenti interni e al di fuori dei confini nazionali, e garantire lo sviluppo dell'operatività e dell'occupazione e operando a condizioni di redditività tali da generare un ritorno economico per l'azionista pubblico», afferma il ministro Franco al question time della Camera, prima dell'incontro con Vestager. E così alla fine la newco si appresta a decollare con una flotta più piccola, meno rotte servite rispetto ad Alitalia e molti meno dipendenti. Ora c'è da attendere la reazione dei sindacati che sarà sicuramente durissima.

«L'intesa deve poter garantire lo sviluppo industriale dell'azienda, il mantenimento dell'attività di volo, di manutenzione, di handling ed amministrative e la tutela dell'attuale occupazione del personale Alitalia», aveva insistito nel pomeriggio il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito. Ed intanto è stato rinviato a venerdì l'incontro tra i commissari straordinari di Alitalia, rappresentanti di Ita e i sindacati che era in programma questa mattina. È possibile che alla base del rinvio ci siano delle difficoltà nel pagamento degli stipendi di maggio per i dipendenti della compagnia, che ancora una volta non lo riceveranno entro il 27 del mese. 

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