Orlando: via i vertici dell'Anpal, ora riformare l'agenzia

Orlando: via i vertici dell'Anpal, ora riformare l'agenzia
Domenica 2 Maggio 2021, 18:26 - Ultimo agg. 22:41
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Via i vertici dell’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro presieduta da Domenico Parisi, il professore della Mississippi State University voluto alla guida dai 5 stelle e poi finito nel mirino soprattutto per le sue spese di viaggio. Lo ha detto ieri il ministro del lavoro, Andrea Orlando, che finora era stato cauto sul destino di Parisi. Deve cambiare il vertice dell’Agenzia?, è stato chiesto ieri a Orlando a Mezz’ora in più su Rai 3. «Io credo - ha risposto il ministro - che bisogna cambiare più complessivamente l’Anpal: penso che sia stata concepita in un’altra fase nella quale si pensava che ci sarebbe stata una riforma del Titolo V che poi non c’è stata. E cambiare l’Anpal - ha aggiunto il titolare del Lavoro - implica anche il cambio della sua governance».

Orlando ha quindi affermato che il reddito di cittadinanza «è stato fondamentale in questa pandemia» per persone e famiglie «che sarebbero sprofondate nella povertà più assoluta». Ma, ha poi aggiunto il ministro, «non è lo strumento con sui si fanno politiche attive del lavoro. L’errore genetico è stato quello di raccontare che con quello strumento si aiutavano le persone a trovare un lavoro. È una risposta a una condizione di povertà».
Sul fronte della crisi innescata dalla pandemia e del suo impatto sull’occupazione la situazione «è grave - ha sottolineato Orlando -. È grave perché ci sono settori fortemente colpiti: penso al commercio, penso al turismo, e lì dobbiamo concentrare la nostra attenzione».

Il governo quindi per le misure da mettere in campo punta a «distinguere nei diversi settori e nei diversi territori» in base all’impatto della crisi. Secondo il ministro è necessario ridurre pressione fiscale e costo del lavoro ma non indistintamente: «Se dobbiamo dare una mano - ha puntualizzato - diamola a quei settori che hanno pagato un prezzo più alto». 

Infine Orlando ha affermato che «ci vuole una risposta per i lavoratori dello spettacolo che in questa pandemia sono stati particolarmente colpiti. Ci tengo a dire che c’è già una interlocuzione aperta e che molto presto assumeremo una iniziativa con il ministro Franceschini per una dare una risposta strutturale alla condizione di precarietà e di difficoltà che questo settore ha dovuto scontare nel corso di questi anni ed in modo particolare durante la pandemia».

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