ATR guarda al futuro e nel 2021 punta a raddoppiare le consegne
Il velivolo è prodotto a Pomigliano D’Arco dove una nuova linea produttiva per il velivolo regionale consentirà di affrontare le sfide produttive post pandemia
Messaggi incoraggianti arrivano sul fronte ATR (la joint venture tra Leonardo e Airbus) dalla press conference organizzata oggi dalla società con base a Tolosa. L’amministratore Delegato, Stefano Bortoli, non ha fatto mistero della crisi che sta duramente colpendo il settore del trasporto aereo che vede ATR tra i leader del settore nel segmento dei velivoli regionali.
Nel delineare il piano di ripresa 2021 ATR ha ribadito che è determinata ad uscire più forte dalla crisi COVID rafforzando la sua presenza globale nel prossimo decennio e continuando ad offrire un velivolo più sostenibile e moderno. Nonostante le condizioni di mercato, senza precedenti per i produttori di aeromobili civili, nel 2020 nove nuovi operatori hanno utilizzato aeromobili ATR e sono state aperte 84 nuove rotte.
Lo scorso dicembre è stato consegnato a FedEx Express il primo ATR nella nuova versione cargo appositamente sviluppata dalla joint venture italo-francese. ATR è ben posizionata per beneficiare della resilienza del mercato cargo che si prevede raddoppi la sua capacità nei prossimi 20 anni. Inoltre grazie alla variante STOL (Short Take Off and Landing) dell'ATR42-600 sarà possibile aprire una serie di opportunità negli aeroporti con piste di atterraggio tra 800 e 1.000 metri.
Nei prossimi anni sarà necessario sostituire circa 900 turboelica regionali obsoleti con un velivolo più sostenibile, efficiente in termini di costi e moderno, che potrà garantire maggiore redditività agli operatori.
Per Stefano Bortoli, Amministratore Delegato di ATR, “il 2020 è stato un anno impegnativo per il settore del trasporto aereo e almeno fino alla fine dell’anno in corso sarà difficile vedere dei miglioramenti.
ATR è il produttore di aeromobili regionali numero uno al mondo con i suoi ATR 42 e 72, gli aeromobili più venduti nel segmento di mercato con meno di 90 posti. Grazie all'efficienza della tecnologia turboelica e ai vantaggi della focalizzazione dell'azienda sull'innovazione continua, gli ATR aprono in media più di 100 nuove rotte ogni anno, consumano fino al 40% in meno di carburante ed emettono fino al 40% in meno di CO2 rispetto ai jet regionali. Per tutti questi motivi, gli ATR sono stati scelti da circa 200 compagnie aeree in 100 paesi in tutto il mondo.