Attacchi hacker, 2021 da record

Attacchi hacker, 2021 da record
Lunedì 9 Maggio 2022, 12:00
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(Teleborsa) - Le attività degli hacker hanno avuto una grande intensità nel 2021, anno in cui sono cresciuti del +48,7% gli utenti italiani che hanno ricevuto un avviso di un attacco informatico ai danni dei propri dati personali. In particolare, il dato si riferisce agli alert relativi a informazioni ritrovate sul dark web (un insieme di ambienti web che non appaiono attraverso le normali attività di navigazione in Internet e necessitano di browser specifici o di ricerche mirate).



Complessivamente il numero degli alert riferiti a dati rilevati sul dark web è stato di 1,8 milioni nel 2021, in crescita del +57,9% rispetto al 2020. Quelli inviati con riferimento a segnalazioni sull'open web sono stati oltre 150.000, +16,4% rispetto al 2020.

La grande rilevanza di questo tema è confermata dal fatto che per la Cybersecurity il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede nella Missione 1 investimenti pari a 623 milioni di euro (dal 2021 al 2024), mirati a rafforzare le difese del nostro Paese contro i rischi della criminalità informatica a partire dall'attuazione del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC).

Sono queste alcune delle evidenze emerse dall'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Cyber realizzato da CRIF, che mira ad analizzare la vulnerabilità delle persone e delle aziende agli attacchi cyber e ad interpretare i trend principali che riguardano i dati esposti in ambienti Open Web e Dark Web, la tipologia di informazioni, gli ambiti in cui si concentra il traffico di dati e i paesi maggiormente esposti, oltre ad offrire alcuni spunti per fronteggiare in modo consapevole il rischio cyber.

Le informazioni rubate possono essere utilizzate per diversi scopi, ad esempio per entrare negli account delle vittime, utilizzare servizi in modo abusivo, oppure estorcere o rubare denaro.

Secondo quanto risulta dall'Osservatorio Cyber di CRIF, i dati personali degli utenti italiani che prevalentemente circolano sul dark web risultano essere le credenziali email, in secondo luogo il numero di telefono. Questi preziosi dati potrebbero essere utilizzati per cercare di compiere truffe, ad esempio attraverso phishing o smishing. Inoltre, da segnalare come i codici fiscali rilevati sul dark web siano cresciuti del +51% nell'ultimo anno di osservazione.



In termini assoluti, le password restano tra le informazioni riservate che maggiormente circolano in modo indebito: spesso si tratta di combinazioni di numeri e lettere anche molto semplici (al top si colloca la sequenza 123456 seguita da 123456789 e dalla parola ‘password') per cui è molto facile per gli hacker riuscire a scoprirle.

Osservando le password più comuni trovate sul dark web, relativamente all'Italia troviamo ai primi posti nomi propri come "andrea", "francesco" e "alessandro", e nomi di squadre di calcio come "juventus" e "napoli", a dimostrazione della scarsa attenzione che molti utenti dedicano a questi aspetti, inconsapevoli dei rischi che potrebbero correre.

Nel 2021 va segnalato il proliferare di scambi sul dark web di credenziali di account compromessi, dati estremamente preziosi per gli hacker. Nel complesso, gli account legati ai siti di intrattenimento (soprattutto giochi online e di dating) restano quelli maggiormente esposti alla sottrazione di dati personali, con il 48,6% dei casi totali. Un fenomeno spinto anche dal fatto che gli e-sport (giochi online a livello competitivo e organizzato) sono in costante crescita e le piattaforme richiedono abbonamenti a pagamento, da cui deriva il rischio di perdite economiche per le vittime. Al secondo posto, il furto degli account di forum e siti web (22,9%).

Seguono i servizi streaming, con il 15,5% degli account rilevati, e anche in questo caso il rischio di furto potrebbe portare a conseguenze economiche dirette per le vittime. Mentre il furto di account di social media (11,4% dei casi) può portare a tentativi di truffe e furti di identità.

Scorrendo la classifica dei Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno del furto di email e password online ai primi posti troviamo USA, Russia, Francia e Germania, seguiti dal Regno Unito e dall'Italia, che occupa il 6° posto assoluto, come già nell'anno precedente. Completano la top 10 Polonia, Brasile, India e Giappone.
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