Nuova stangata sulle tasche delle famiglie italiane. La frenata dei costi dell'energia non rallenta la corsa dell'inflazione. L'Istat conferma che anche a luglio i prezzi sono cresciuti dello 0,4% sul mese precedente, segnando un rialzo del 7,9% su luglio 2021. Rialzo record anche sul «carrello della spesa», che a luglio 2022 segna un rialzo sull'anno precedente del 9,1%, un aumento mai così alto dal 1984.
L'energia costa meno ma sale la spesa
Il dato positivo è che rallenta la corsa al rialzo dei prezzi energetici (da +48,7% di giugno a +42,9%) a causa degli Energetici regolamentati (da +64,3% a +47,9%) e degli Energetici non regolamentati che crescono "solo" del 39,8% (da +39,9%).
Scende il prezzo di Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,0% a +4,6%). Aumenti invece per quanto riguarda i beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,5%) e i trasporti (da +7,2% a +8,9%), i Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), e i Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) .
L'«inflazione di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,8% a +4,1% e quella al netto dei soli beni energetici da +4,2% a +4,7%.
Su base annua aumento dei prezzi dei beni +11,1%
Su base annua l'aumento maggiore è quello dei prezzi dei beni (da +11,3% a +11,1%), e accelerano anche quelli dei servizi (da +3,4% a +3,6%).
Prezzi in crescita anche sui Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,2% a +9,1%) e i prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +8,4% a +8,7%).
L'aumento dell'indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%). L'unica voce a diminuire sono i prodotti Alimentari non lavorati che nel mese di luglio segnano un -1,7%.
L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l'indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.