Autogrill e Dufry, tutti i numeri del nuovo gruppo: oltre 5.000 ristoranti in 1.200 aeroporti e autostrade

Autogrill e Dufry, tutti i numeri del nuovo gruppo: oltre 5.000 ristoranti in 1.200 aeroporti e autostrade
di Roberta Amoruso
Martedì 12 Luglio 2022, 08:33 - Ultimo agg. 16:02
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Nuovo decisivo passo nella mutazione che il gruppo Benetton si è data come mission da quando ha assunto la guida Alessandro Benetton. Ieri Edizione, la holding della famiglia di Ponzano Veneto, ha annunciato di aver perfezionato l'accordo sull'integrazione tra Autogrill e il colosso elvetico Dufry per la creazione di un gruppo globale nei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia. A completamento dell'operazione nascerà un player globale da oltre 12 miliardi di ricavi e un Ebitda di circa 1,3 miliardi. L'accordo prevede che Dufry lanci un'Opas sulla totalità delle azioni Autogrill che oltre allo scambio di azioni Dufry prevede, in alternativa, la liquidazione per cassa: il concambio è fissato in 0,158 azioni Autogrill per ogni Dufry oppure a un corrispettivo di 6,33 euro per azione. Ieri in Borsa i titoli si sono subito posizionati sul valore dell'Opas, sicché Autogrill ha chiuso a 6,34 euro (-7,4%, più o meno quanto aveva guadagnato da quando si erano sparse le voci sull'operazione) e Dufry a 32,42 franchi svizzeri (+3,8%). Edizione, che oggi controlla il 50,3% di Autogrill, apportando all'Opas il suo pacchetto diventerà il maggior azionista del nuovo gruppo con una quota indicativamente compresa tra il 20 e il 25% del capitale in relazione al livello di adesione all'Opas.


«È un ritorno allo spirito dei padri fondatori - ha spiegato Benetton al Messaggero subito dopo l'annuncio dell'operazione - In un mondo che si dibatte tra una pandemia e un conflitto globale che porta tutto a una nuova dimensione, l'operazione è assolutamente strategica in un mercato come quello dei servizi e del retail. Per chi viaggia le dimensioni sono un fattore decisivo, dalla combinazione uscirà il campione globale nel travel concession market».

E ancora: «L'unione dei due gruppi produrrà economie di scala e una tale diversificazione da generare notevole flessibilità operativa, sarà così più facile cogliere opportunità che oggi Autogrill non sarebbe stata in grado di sfruttare al meglio».


Dufry, con sede a Basilea, gestisce più di 1.700 negozi aeroportuali in 60 Paesi. Autogrill gestisce oltre 3.500 bar, caffetterie e ristoranti in 139 aeroporti a livello internazionale, di cui 80 in Nord America, oltre che nelle autostrada europee. «La combinazione dei due gruppi creerà un nuovo leader nell'esperienza di viaggio e ci consentirà di aumentare in modo significativo la nostra presenza nei mercati principali, come gli Stati Uniti, e nel settore del cibo e delle bevande da viaggio», ha dichiarato a sua volta il presidente di Dufry, Juan Carlos Torres. Il nuovo gruppo conterà su 5.500 punti vendita in 1.200 aeroporti e sedi autostradali in tutto il mondo. Torres e Xavier Rossinyol saranno rispettivamente presidente esecutivo e ceo del nuovo gruppo: «Il management sarà una combinazione tra le squadre delle due società esistenti», hanno commentato entrambi.
Secondo gli accordi, Benetton entrerà nel cda del nuovo gruppo in qualità di presidente onorario, Gianmario Tondato da Ruos, attuale ceo di Autogrill, assumerà la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo gruppo; infine, Enrico Laghi e Paolo Roverato (rispettivamente ceo di Edizione e presidente di Autogrill) entreranno a loro volta nel cda del nuovo gruppo con la carica di vicepresidenti.

La fusione con Dufry segna «la fine di un'era e l'inizio di un nuovo viaggio - ha commentato Tondato entrato nel gruppo nel 1999 - Questa nuova compagnia aprirà un nuovo capitolo nell'industria delle concessioni nel settore dei viaggi». Con a fianco i grandi investitori istituzionali con i quali Edizione controllerà la nuova Atlantia, Benetton si è detto certo che «in questa nuova realtà Autogrill sarà protagonista, portando in dote i suoi valori e la sua cultura aziendale, in particolare sui temi dello sviluppo sostenibile e dell'innovazione. In Dufry e negli attuali vertici della società - ha spiegato ancora al Messaggero - abbiamo da subito riconosciuto una visione e valori comuni, uniti ad una cultura manageriale e a competenze di altissimo livello». Edizione, che nell'operazione non riceve cassa, «grazie al ruolo di singolo maggior azionista e alla futura rappresentazione nel board - ha spiegato ancora Benetton - potrà garantire continuità con il percorso di valore per tutti gli azionisti Autogrill e la conferma di alcuni principi guida della strategia del gruppo tra i quali la trasparenza e la forte propensione alla sostenibilità».

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