Tetto ai pedaggi autostradali da qui al 2038. Ad annunciare la novità che farà felice milioni di automobilisti è stata la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli. Alla Camera ha spiegato che sulla rete di Autostrade per l’Italia, che si estende per circa 3 mila chilometri, la società concessionaria non potrà varare aumenti annui superiori all’1,75%. Una vera rivoluzione per il gestore abituato, come noto, ad incrementi ben maggiori e che ora, nel complesso passaggio sotto il controllo di Cdp, dovrà accontentarsi delle briciole rispetto al passato, quando gli aumenti toccavano anche le 2 cifre. A stabilire il tetto alle tariffe è il complesso meccanismo messo a punto dall’Art che ha tagliato in maniera decisa i ritorni per l’azienda e legato il pedaggio agli investimenti effettivamente realizzati. Dal Mit confermano che la percentuale dell’1,75% non sarà modificata e che rappresenta il tetto massimo possibile dell’aumento.
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E che ci sarà la massima vigilanza sulle manutenzioni e gli investimenti, affinchè la tariffa vada a remunerare solo i lavori svolti sulla rete. Se per gli automobilisti si tratta di una notizia molto positiva, non è così per Cdp e i nuovi soci di Aspi nazionalizzata. Il taglio delle tariffe inciderà infatti non solo sul valore dell’azienda nel suo complesso e quindi della concessione, ma anche sugli introiti futuri e quindi sui piani di investimento. Difficile che i 14,5 miliardi di investimenti promessi, possano essere mantenuti anche con un tetto ai pedaggi così basso. A sciogliere il nodo, magari trovando dei correttivi, ci dovrà pensare Cdp, che vuole una operazione di mercato, e il Pef, il piano economico finanziario presentato ieri in serata da Aspi. Piano che può diventare operativo, spiega Aspi, solo a patto che la procedura di revoca della concessione venga cancellata definitivamente. Il piano, come anticipato dal Messaggero, prevede il taglio dei rendimenti al 7,4% e oltre 14 miliardi di investimenti. A cui vanno aggiunti compensazioni per 3,4 miliardi e 7 miliardi di manutenzione al 2038.
Autostrade, un tetto ai pedaggi
incremento massimo dell’1,7%
di Rosario Dimito e Umberto Mancini
Venerdì 24 Luglio 2020, 00:13
- Ultimo agg. 12:26
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