La Banca di credito cooperativo di Napoli ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2021 con un utile netto di circa 1,8 milioni di euro. Il documento contabile è stato approvato dal consiglio di amministrazione dell'istituto di credito e certifica una raccolta diretta - depositi della clientela - che raggiunge i 226 milioni di euro con un incremento del 13 per cento rispetto all'esercizio precedente, mentre la raccolta complessiva è di 265 milioni di euro con incremento del 20 per cento.
Sul fronte dei prestiti si parla di 134 milioni di euro con un «sensibile» incremento del 23 per cento rispetto al 2020, dato che raggiunge i 376 milioni di euro erogati sul territorio di Napoli e provincia se si considerano i prestiti ulteriori effettuati tramite le società del perimetro diretto Iccrea - mutui corporate, leasing, factoring, credito al consumo - concessi ad imprese e privati.
«Approvare in un anno difficile come il 2021, nel quale il Paese è stato ulteriormente colpito dalla pandemia, un bilancio di esercizio con tali espressioni di qualità e di incremento quantitativo è più di una soddisfazione - afferma il presidente della Bcc Napoli, Amedeo Manzo - soprattutto perché è stato realizzato con forti accantonamenti imposti dalla normativa europea e coniugando principi di efficienza a valori umani e aziendali che trovano le radici nella carta di valori che solo le Bcc conservano in Italia. Un livello di sofferenze nette pressoché nullo - prosegue - dimostra inoltre che il 'rating umanò è molto più di una metodologia creditizia di successo: è una filosofia di vita che sa giocare a tutto campo stendendo la mano a chi lo merita, a prescindere dalla condizione, e sa dire di no a chi invece è lontano dalle filosofie di correttezza e legalità, in sintesi consentendo di finanziare solo chi è meritevole».