Non può che preoccupare l’opinione da più parti sostenuta secondo cui la concorrenza nel mercato dell’energia non sia un valore importante. Walt Disney disse: «Ho lottato contro una dura concorrenza per tutta la mia vita. Non saprei come andare avanti senza di essa». Nell’energia invece sembra prevalere la paura della concorrenza.
«Si tratta di un grave errore e i motivi sono diversi - recita una nota diffusa dall'Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader - Il settore dell’energia grazie alla prima fase di liberalizzazione ha attratto importanti investimenti, nazionali ed esteri; si è assistito alla creazione di centinaia di imprese, in tanti ambiti differenti, dalla fornitura di energia ai servizi associati; se analizziamo gli ambiti in cui manca la concorrenza osserviamo inefficienze e sprechi. La bolletta dell’energia che tutti paghiamo è per metà composta da voci che non hanno a che fare con la vendita della materia prima, voci che remunerano le reti o sono oneri fiscali o parafiscali. Negli ultimi 10 anni la quota non concorrenziale della bolletta è cresciuta del 100%. Il prezzo della materia prima energia o gas è invece sceso considerevolmente. La concorrenza svolge un effetto benefico sui prezzi dell’energia. Analizziamo il seguente grafico sull’andamento dei prezzi dell’energia elettrica. La linea grigia continua rappresenta le offerte regolate (o mercato tutelato), la linea blu rappresenta le offerte di energia presenti sul mercato libero per un cliente domestico. Come si vede dal grafico, in qualche mese il mercato libero è più conveniente e in qualche altro meno rispetto al mercato tutelato. Se si esamina la linea celeste in basso, questa rappresenta la media delle offerte più convenienti sul mercato libero, che si mantiene sempre al di sotto del mercato tutelato.