Bolletta gas, i consigli per spendere meno: «Abbassare di un grado i termosifoni», pompe di calore al posto delle caldaie e pannelli fotovoltaici sui tetti

«Abbassare di un grado i termosifoni». I cinque consigli dall'Europa per spendere meno in bolletta
«Abbassare di un grado i termosifoni». I cinque consigli dall'Europa per spendere meno in bolletta
di Gabriele Rosana
Mercoledì 9 Marzo 2022, 06:40 - Ultimo agg. 08:35
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Ridurre di un grado la temperatura in casa per affrettare l'indipendenza dell'Europa dal gas russo. Anche fra le mura domestiche si può fare la propria parte nella corsa contro il tempo dell'Europa per tagliare di due terzi già entro il 2022 l'import di metano russo, è il monito di Bruxelles. E magari, così facendo, nel frattempo si possono contenere anche i costi in bolletta, con le quotazioni dei combustibili ancora alle stelle. Una tabella dettagliata allegata alla comunicazione RePowerEU, presentata ieri a Strasburgo al termine della riunione del collegio dei commissari, contiene pure una serie di azioni concrete, alcune a portata di mano di ogni consumatore, altre dedicate ad amministrazioni e governi, per accompagnare la strategia attraverso cui l'Ue intende tagliare i ponti con le forniture russe e, al tempo stesso, accelerare sulla via delle rinnovabili. «Sarà estremamente difficile, ma possiamo farcela», ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione e responsabile del Green Deal, Frans Timmermans.

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I consigli

Anche il termostato vuole la sua parte. Abbassare di (appena) 1°C i riscaldamenti in tutta Europa contribuirebbe a far risparmiare 10 miliardi di metri cubi in un solo anno, è il calcolo ddi tecnici Ue.

Per capirci, è lo stesso volume aggiuntivo di gas che l'Ue si propone di ottenere nei prossimi mesi via gasdotto da fornitori più affidabili di Mosca (dall'Algeria all'Azerbaigian, fino alla Norvegia). «La nostra non è una richiesta ai cittadini europei - ha chiarito in sala stampa Timmermans -, ma è importante che siano informati sul fatto che il loro comportamento può avere un impatto positivo sui consumi energetici. Cambiando le nostre abitudini possiamo in parte ridurre la dipendenza dal gas russo». Nei giorni scorsi era stata l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie), in un documento articolato su 10 punti d'azione, a invitare i governi europei a portare avanti campagne di sensibilizzazioni per contenere i riscaldamenti in casa e in ufficio visto che, stando ai dati Aie, la temperatura media degli edifici nell'Unione supera i 22°C.

Un altro pilastro della strategia della Commissione per i risparmi domestici ha un orizzonte temporale di medio termine e riguarda la sostituzione delle caldaie a gas con le pompe di calore: installarne 30 milioni entro la fine del decennio consentirebbe di ridurre i consumi di altri 35 miliardi di metri cubi di gas. Raddoppiare il target annuale di sostituzione contribuirebbe a salvare 2 miliardi di metri cubi di gas, secondo il decalogo dell'Aie. La comunicazione RePowerEU incoraggia anche a viaggiare spediti sull'installazione sui tetti di pannelli solari fotovoltaici fino a 15 terawattora entro il 2022, così da economizzare ulteriori 2,5 miliardi di metri cubi di gas già quest'anno. Sulle rinnovabili da estendere anche all'industria (che sarà aiutata con importanti deroghe agli aiuti di Stato), non manca l'autocritica e la volontà di innescare un cambio di passo: in primavera la Commissione pubblicherà infatti una raccomandazione su come rendere più rapidi i tempi delle procedure di autorizzazione.

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Il metano

Il grosso di RePowerEU guarda al mix energetico dell'Unione e a come rimpiazzare nell'immediato i volumi di gas russo che verranno a mancare nei prossimi mesi: se 50 miliardi di metri cubi arriveranno via mare, dalle forniture a bordo delle navi metaniere dei maggiori esportatori di gas naturale liquefatto (dagli Stati Uniti al Qatar, fino alla Nigeria), si apre una finestra anche per un ruolo di primo piano della produzione e dell'importazione di biometano e idrogeno rinnovabile, si legge nel documento presentato ieri. L'adattamento dei terreni agricoli richiederà tempo, ma il piano vuole ottenere 35 miliardi di metri cubi di biogas entro il 2030, raddoppiando l'attuale obiettivo Ue, e utilizzando fonti di biomassa sostenibili come rifiuti e residui della lavorazione in agricoltura. A tal fine, Bruxelles indica che per sostenere l'accelerazione potranno essere impiegati anche i fondi della Politica agricola comune Ue destinati a ogni singolo Stato. E sull'idrogeno rinnovabile, l'esecutivo Ue stima che 15 milioni di tonnellate aggiuntive possano rimpiazzare dai 25 ai 50 miliardi di metri cubi di import di gas russo entro il 2030.

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