Bonus 350 euro in arrivo per tre milioni di lavoratori: ecco a chi spetta (e arriverà in due tranche)

La misura destinata ad arrivare in busta paga tra gennaio e marzo 2023

Bonus 350 euro in arrivo per tre milioni di lavoratori: ecco a chi spetta (e arriverà in due tranche)
Bonus 350 euro in arrivo per tre milioni di lavoratori: ecco a chi spetta (e arriverà in due tranche)
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 13:48 - Ultimo agg. 23 Dicembre, 09:43
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Bonus 350 euro una tantum in arrivo per tre milioni di lavoratori. La misura destinata ad arrivare in busta paga in due tranche (tra gennaio e marzo 2023) è destinata ai lavoratori dipendenti del settore terziario e coloro che operano nella distribuzione moderna organizzata e nella distribuzione cooperativa. Il contributo economico è inserita all'interno di un “protocollo straordinario” ed è frutto dell’accordo tra i sindacati e le associazioni delle cooperative di consumo per garantire una prima risposta concreta contro i rincari. L'intesa è stata raggiunta dai sindacati di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e le Associazioni delle cooperative di consumo. I lavoratori di questi settori riceveranno un bonus una tantum da 350 euro con l’inizio del nuovo anno per far fronte al carovita. I lavoratori del macro settore terziario, distribuzione moderna organizzata e cooperazione, attendono dal 2020 il rinnovo del contratto di lavoro. Il bonus rappresenta "uno step in più verso il rinnovo dei Ccnl in fase di discussione", fanno sapere in una nota. 

Il bonus una tantum: quando arriva

La prima tranche arriverà con la busta paga di gennaio: 200 euro con la retribuzione di gennaio e 150 con quella di marzo.

Da aprile, invece, scatterà l’anticipo sui futuri incrementi della paga base di 30 euro «per fornire ai lavoratori del settore una risposta economica concreta in un contesto complesso e articolato, caratterizzato da un alto livello d’inflazione, dai rincari energetici e dall’incertezza internazionale».

«L’accordo è da intendersi come un passaggio in attesa di definire la parte normativa e salariale dei Ccnl di settore, uno step propedeutico al loro rinnovo che contribuisce ad attenuare la caduta del potere di acquisto di oltre 3 milioni di lavoratori e lavoratrici del comparto. L’obiettivo di arrivare ad un rinnovo compiuto in tempi brevi è adesso la priorità - ribadiscono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs -. Quanto definito nell’accordo è solo un primo passo assolutamente parziale, già a gennaio i primi incontri per il negoziato».

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