Pacchetto ristorazione, anche bonus consumi: in dl agosto proroga esenzione tosap e fondo garanzia affitti

Pacchetto ristorazione, anche bonus consumi: in dl agosto proroga esenzione tosap e fondo garanzia affitti
​Pacchetto ristorazione, anche bonus consumi: in dl agosto proroga esenzione tosap e fondo garanzia affitti
Lunedì 27 Luglio 2020, 19:45 - Ultimo agg. 28 Luglio, 15:36
4 Minuti di Lettura

Nuovi aiuti per il settore della ristorazione nel mese di agosto. Arriva un nuovo pacchetto di aiuti per bar e ristoranti, con norme che saranno inserite nel prossimo decreto agosto. Lo dice il viceministro all'Economia, Laura Castelli, dopo l'incontro «positivo» con il settore della ristorazione: si va da un «fondo di garanzia per le locazioni delle attività ancora in crisi» all'estensione «dell'esenzione della Tosap», fino agli sgravi per neoassunti e per chi rientra dalla Cig, In più, annuncia Castelli, «dobbiamo rispondere ad un'esigenza, più immediata, che è quella di incentivare il consumo, per questo stiamo lavorando ad una misura che vada proprio in questa direzione e che, nei prossimi giorni, presenteremo».

LEGGI ANCHE --> Bonus 100 euro, da luglio in busta paga. Verso proroga Cig Covid e stop licenziamenti

«La ristorazione italiana, da sempre - scrive Castelli su Fb - è sinonimo di eccellenza, tradizione, qualità. E' un biglietto da visita importantissimo per il nostro Paese, patrimonio immateriale da tutelare e supportare. La pandemia in atto ha messo in seria crisi questo settore, che ha scontato in modo particolare il periodo di lockdown, il vertiginoso calo di turisti e, in alcuni casi, le misure di contenimento. Per noi è un settore strategico, come lo è l'intera filiera del turismo, che genera oltre 90 miliardi di fatturato e abbraccia diversi settori del made in Italy che vanno dall'agricoltura al tessile, passando per settori come la meccanica di precisione e il design». «Questa mattina al ministero ho avuto l'opportunità di incontrare le organizzazioni che rappresentano i pubblici esercizi, l'ospitalità, i cuochi, le piccole imprese della ristorazione. Un settore che da lavoro ad oltre 1,2 milioni di persone. Un incontro che mi sento di definire molto positivo, per il clima costruttivo di confronto che si è da subito instaurato. Una grande occasione per entrare nel merito delle misure economiche messe in atto a supporto, e per recepire i suggerimenti che vengono direttamente da chi conosce, più di tutti, questo settore, la cui importanza economica e sociale non è mai stata messa in discussione ed è ben chiara al governo. Anche per questo stiamo lavorando ad un nuovo pacchetto di misure che possa aiutare il settore a superare questa delicatissima fase. Su alcune, frutto anche del confronto di oggi, c'è la volontà di arrivare ad una rapida definizione, al fine di poter inserire le eventuali norme che si rendessero necessarie già nel prossimo Decreto in lavorazione». Su altre misure invece «che in parte sono strutturali, c'è la necessità di maggiori approfondimenti e di inserirle, eventualmente, all'interno di un più organico percorso di riforma fiscale, cui peraltro stiamo lavorando in previsione della prossima Legge di bilancio».

Federcuochi: ora fatti. Dopo la polemica scatenata dalle sue dichiarazioni al TG2, la vice ministra Laura Castelli ha chiesto un incontro alla Federcuochi e ad altre associazioni di categoria per chiarire in modo inequivocabile il suo pensiero e recepire richieste e proposte a sostegno della ristorazione. All'incontro di questa mattina, avvenuto presso il Ministero Economia e Finanze, ha partecipato in rappresentanza della Federcuochi Alessandro Circiello, noto volto tv e portavoce FIC, che ha esposto alla Castelli le principali proposte della Federazione, ovvero: passare dalla logica della semplice erogazione dei sussidi a quella delle politiche attive sul lavoro, in particolare con misure di alleggerimento fiscale permanenti sul costo del lavoro; introdurre misure temporanee che prevedano una maggiore flessibilità sul lavoro e sulla possibilità di assunzione per tutto il settore ristorazione e ospitalità, in particolare per il lavoro stagionale o legato agli eventi, così da incentivare le assunzioni anche in presenza di una radicale diminuzione del lavoro (ad es. con la reintroduzione dei voucher e/o simili); offrire un sostegno particolare alla ristorazione situata nei centri storici italiani che, in un momento in cui il turismo nazionale/internazionale è pressoché assente, si trova ad essere fra le più colpite dalla crisi. A questo proposito, la Federcuochi ha proposto la sospensione delle imposte per l’intero anno 2020 o la concessione di defiscalizzazioni. "La vice ministra Castelli - spiega Circiello - è stata molto disponibile e ci ha assicurato che aiuterà il comparto ristorazione e ospitalità con alcuni sgravi fiscali attualmente allo studio. In Italia è necessario tutelare il ristoratore e il consumatore attraverso la detrazione fiscale dell'acquisto del servizio, come negli altri paesi europei, introducendo il Bonus Ristorazione, ovvero la possibilità di detrarre il costo ristorante dalle imposte. Auspichiamo, inoltre, che la cassa integrazione per il nostro comparto sia estesa a tutto il 2020. Tutte queste misure sono fondamentali per dare un pò di respiro ad un settore che, senza un importante impegno del Governo, è destinato alla bancarotta".
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA