Campania, aziende a caccia di lavoratori: 24mila assunzioni a dicembre

Permane peròun mismatch tra figure ricercate e reperite

Campania, aziende a caccia di lavoratori
Campania, aziende a caccia di lavoratori
di Rita Annunziata
Sabato 10 Dicembre 2022, 19:46 - Ultimo agg. 12 Dicembre, 09:34
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Sono 23.690 le assunzioni previste dalle imprese campane per il mese di dicembre. Si tratta di 2.060 opportunità di lavoro in meno rispetto a un anno fa, complice il rallentamento dell’economia innescato dalla guerra russo-ucraina, dalla crisi energetica, dall’impennata dell’inflazione e del costo del denaro; ma che bastano a far guadagnare alla regione un posto nella top5 per nuovi ingressi attesi a livello nazionale, accanto a Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna.

Secondo l’ultimo bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal attraverso una serie di interviste condotte su un campione di 86.400 imprese tra il 20 ottobre e il 4 novembre, in Lombardia sono previste infatti 67.400 assunzioni entro la fine dell’anno, seguita dal Lazio con 33.560, Veneto con 29.520, Emilia-Romagna con 25.190 e Campania con 23.690. Nel nord ovest si parla complessivamente di 102mila opportunità di lavoro, nel nord est di 83mila, nel sud e nelle isole di 80mila e nel centro di 64mila, per un totale di 329mila assunzioni in programma lungo l’intera Penisola.

Il confronto su dicembre 2021 - come nel caso della Campania - mostra una contrazione della domanda di lavoro delle imprese italiane superiore alle 24mila unità, ma rispetto ai livelli pre-covid si registrano 28mila opportunità di lavoro in più.

Nel dettaglio, l’industria italiana punta a inserire 88mila lavoratori, mentre i servizi ne ricercano 241mila. A offrire le maggiori opportunità lavorative nell’industria sono le imprese della meccatronica (15mila assunzioni previste) e della metallurgia (11mila assunzioni); per turismo e commercio si parla rispettivamente di 66mila e 50mila lavoratori ricercati, complice l’avvio della stagione invernale. Non mancano opportunità di lavoro nell’ambito dell’edilizia (che ha in programma 31mila ingressi entro la fine del 2022), dei servizi alle persone (servizi ricreativi e culturali, istruzione e servizi formativi privati, sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati con 39mila) e dei servizi di trasporto e logistica (27mila).

Permane tuttavia un mismatch tra figure ricercate e reperite, specie quando si parla di specialisti nelle scienze della vita e tecnici della salute. La difficoltà di reperimento riguarda infatti il 45,3% del personale ricercato in Italia (7 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), mentre per la Campania si calcola un gap del 41,2%. I profili più ricercati in generale nel Belpaese sono appunto gli specialisti nelle scienze della vita (per i quali la difficoltà di reperimento riguarda l’82,7% delle assunzioni in cantiere), i tecnici della salute (61,7%), i tecnici in campo ingegneristico (58,7%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (58,6%) e i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (54,4%). Seguono gli operatori della cura estetica (69,6%), i meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchinari (69,4%) e infine gli operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (61,7%).

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