Tornano le cartelle esattoriali: «Anche quelle bloccate per il Covid». Ipotesi 'saldo e stralcio'

Tornano le cartelle esattoriali: «Anche quelle bloccate per il Covid». Ipotesi 'saldo e stralcio'
Tornano le cartelle esattoriali: «Anche quelle bloccate per il Covid». Ipotesi 'saldo e stralcio'
Mercoledì 13 Gennaio 2021, 19:53 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 08:00
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Da lunedì prossimo, 18 gennaio, una pioggia di 50 milioni di atti e cartelle partiranno dall'amministrazione finanziaria verso i contribuenti. Quasi una per ogni italiano (ma qualcuno ha più di una 'contestazione fiscale'). L'annuncio della ripresa della riscossione è di pochi giorni fa (dal primo gennaio), ma 'operativamente' si inizierà lunedì prossimo. Il governo ha già annunciato di voler intervenire: una nuova rottamazione (si paga senza interessi e more) ma anche il 'saldo e stralcio': si paga e la cartella viene «stralciata» riducendone drasticamente il numero.

Ancora, di fatto però, non si sa quale sarà il 'veicolò scelto dall'esecutivo: si ipotizza il nuovo decreto Ristori di metà gennaio. Al netto di eventuali crisi di governo. Solo pochi giorni fa era emerso che stavano per ripartire le richieste del fisco che erano state bloccate durante la prima emergenza Covid: appunto una 'pioggia' di 50 milioni di atti che l'amministrazione avrebbe inviato ai contribuenti. 35 milioni tra atti di riscossione (cartelle, ipoteche, fermi amministrativi) sospesi nel 2020 ai quali si sarebbero aggiunti quelli di inizio 2021. 15 milioni gli accertamenti e le lettere di compliance.

Ora è noto che da lunedì ripartiranno. 

A confermare l'arrivo delle cartelle esattoriali sono i sindacati di settore dopo un incontro con i rappresentanti dell'agenzia Entrate-Riscossione. Per questo - annunciano - hanno potenziato la presenza negli uffici. «L'attività di notifica delle cartelle e degli atti ripartirà dal 18 gennaio, conseguentemente è necessario organizzarsi per rispondere alla domanda di servizi che aumenterà progressivamente. Saranno incrementate le presenze giornaliere agli sportelli e nel limite del 50%, negli uffici interni», fanno sapere i sindacati. 

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