Cartelle, fino a 180 giorni per pagare: ecco come funziona la proroga per quelle in arrivo fino a marzo

Cartelle, fino a 180 giorni per pagare: ecco come funziona la proroga per quelle in arrivo fino a marzo
Cartelle, fino a 180 giorni per pagare: ecco come funziona la proroga per quelle in arrivo fino a marzo
Martedì 18 Gennaio 2022, 17:55 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 22:34
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C’è più tempo per pagare le cartelle in arrivo fino a marzo 2022. La legge di Bilancio  prevede infatti l’estensione (da 150 a 180 giorni, rispetto alla scadenza iniziale di 60 giorni) del termine per il pagamento delle somme dovute risultanti da cartelle di pagamento notificate nel periodo dal primo gennaio al 31 marzo 2022.

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Una proroga già disposta già disposta dal decreto 146 del 2021 in merito alle cartelle notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021.

Il risultato è che dunque nel periodo di proroga non possono essere disposte azioni esecutive (pignoramenti) o cautelari (fermi, ipoteche) e non decorrono interessi di mora. E il termine di pagamento delle cartelle notificate nel suddetto periodo passa a 180 giorni, tre volte il tempo previsto dall’articolo 25, del DPR 602 del 1973, che prevede che la cartella di pagamento contenga «l’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal ruolo entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione, con l’avvertimento che, in mancanza, si procederà ad esecuzione forzata».

Niente più aggio

Intanto, l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che da quest’anno non si pagheranno più gli oneri di riscossione per le cartelle secondo il nuovo modello di cartella di pagamento per i carichi affidati all’Agente della riscossione a partire dal 1/1/2022. Niente più oneri di riscossione,quindi, 3% o 6% delle somme a ruolo per pagamenti rispettivamente entro o oltre i 60 giorni. Eliminata anche la quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo per le ipotesi di riscossione spontanea. Queste somme saranno a carico del bilancio dello Stato, così come previsto dall’ultima legge di Bilancio. A carico del debitore - spiega una nota dell’Agenzia delle Entrate - resteranno, invece, le spese relative alle procedure esecutive e cautelari e le spese di notifica della cartella di pagamento e degli eventuali ulteriori atti di riscossione. Per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni previste dalle previgenti disposizioni di legge. Gli agenti della riscossione dovranno utilizzare il nuovo modello per le cartelle relative ai carichi affidatigli a partire dal 1° gennaio 2022, mentre per quelle relative ai carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 dovrà essere utilizzato il modello approvato con il provvedimento del 14 luglio 2017, indipendentemente dalla data di notifica della cartella di pagamento che potrà avvenire anche successivamente al 31 dicembre 2021.

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