Catasto, in Commissione non passa per un voto l'emendamento del centrodestra: maggioranza spaccata

Catasto, in Commissione non passa per un voto l'emendamento del centrodestra: maggioranza spaccata
Venerdì 4 Marzo 2022, 10:00
2 Minuti di Lettura
(Teleborsa) - L'emendamento presentato dal centrodestra alla revisione dei criteri per la mappatura catastale non passa per un solo voto – finisce 22 a a 23 – in commissione Finanze alla Camera ma certifica la spaccatura della maggioranza e mette in difficoltà il Governo Draghi. La Lega ha già annunciato infatti che, perlomeno sul fisco, d'ora in poi si ritiene con le mani libere.

L'articolo 6 della legge prevede la delega al Governo per l'adozione di norme per modificare il sistema di rilevazione catastale degli immobili, prevedendo nuovi strumenti da mettere a disposizione dei comuni e all'Agenzia delle entrate. L'obiettivo della riforma è facilitare l'individuazione e la corretta classificazione degli immobili. La norma indica, in particolare, i principi e i criteri direttivi che dovranno essere utilizzati per l'integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati che dovranno essere disponibile dal 1° gennaio 2026. Informazioni che però non saranno essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi derivanti dalle risultanze catastali né per finalità fiscali, come hanno più volte sottolineato sia il presidente del Consiglio che il ministro delle Finanze, Daniele Franco.

All'unità immobiliare andrà attribuito un valore patrimoniale e una rendita attualizzata, rilevati in base ai valori di mercato, anche attraverso meccanismi di adeguamento periodico. Per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico verranno invece introdotte riduzioni del valore patrimoniale medio ordinario considerati i più gravosi oneri di manutenzione e conservazione.

La vera novità della riforma è la necessità di aggiornare l'archivio con gli immobili e i terreni non dichiarati. L'Agenzia delle Entrate, che ha assorbito la vecchia agenzia del Territorio, insieme con i comuni avranno strumenti per andare a caccia degli immobili "fantasma" ma anche di quelli che non rispettano la reale consistenza, la destinazione d'uso o la categoria catastale attribuita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA