Coldiretti, dai formaggi ai salumi un quarto della spesa torna anonima

Coldiretti, dai formaggi ai salumi un quarto della spesa torna anonima
Coldiretti, dai formaggi ai salumi un quarto della spesa torna anonima
Martedì 26 Ottobre 2021, 11:30 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 11:06
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Il ritorno dell'utilizzo di ingredienti di bassa qualità provenienti dall'estero e spacciati per nazionali a danno di consumatori e imprese rischia di far tornare anonima un quarto della spesa alimentare degli italiani. A lanciare l'allarme da Tuttofood è la Coldiretti in occasione dell'incontro «La filiera agroalimentare, un traino per la ripartenza del Paese» promosso alla Fiera di Milano assieme a Filiera Italia, con la presenza, tra gli altri, del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, del Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e del Consigliere Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.

Il 31 dicembre 2021 prossimo scadranno, infatti, i decreti ministeriali che avevano introdotto l'obbligo dell'indicazione di origine in etichetta per il grano usato nella pasta e per il riso, del pomodoro per la passata, del latte nelle confezioni di latte uht e nei formaggi e la carne di maiale nei salumi. «Si tratta di un passo indietro pericolosissimo rispetto a un percorso di trasparenza che nel corso degli anni ha portato indiscussi benefici ai cittadini consumatori e alle imprese della filiera agroalimentare che hanno puntato sul 100% Made in Italy» dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che «si rischia così di creare nuovi spazi di manovra per chi inganna i cittadini con prodotti di bassa qualità spacciati per nostrani.

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Chiediamo dunque al Governo di intervenire con urgenza per la proroga di tutti i decreti in scadenza. L'Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie - aggiunge Prandini - poiché in un momento difficile per l'economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei». Non a caso sono ben 1,1 milioni le firme raccolte nell'ambito dell'iniziativa dei cittadini dell'Unione Europea «Eat original! unmask your food» promossa dalla Coldiretti, da Campagna Amica e da altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l'estensione dell'obbligo di etichettatura con l'indicazione dell'origine su tutti gli alimenti.

Un bisogno di trasparenza che è ulteriormente cresciuto nel tempo della pandemia - rileva la Coldiretti - la quale ha modificato i consumi alimentari degli italiani, spingendo verso i prodotti locali e certificati il 70% dei cittadini secondo l'indagine realizzata dall'EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell'Università Cattolica che evidenzia peraltro come la preferenza per i prodotti locali e il made in Italy è ancora maggiore tra le persone sopraffatte da stati d'ansia e depressivi a causa della pandemia.

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