Coldiretti, persi 500 milioni di euro per impossibilità di festeggiare Capodanno fuori casa

Coldiretti, persi 500 milioni di euro per impossibilità di festeggiare Capodanno fuori casa
Giovedì 31 Dicembre 2020, 10:30
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(Teleborsa) - Vale 500 milioni di euro in meno l'impossibilità di cenare fuori casa per il tradizionale veglione di fine anno, con 6 milioni di italiani che lo scorso anno avevano cenato in ristoranti, alberghi e agriturismi. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti delle restrizioni per Capodanno, che sottolinea come per molte realtà della ristorazione questa giornata fa solitamente registrare il picco degli incassi, con un spesa media che lo scorso anno ha superato gli 80 euro per persona.

La spesa media degli italiani per il cenone di fine anno scende a 65 euro in media a famiglia, con un crollo del 32% rispetto allo scorso anno. Tra i prodotti, lo spumante si è confermato come irrinunciabile per otto italiani su dieci (81%) con ben 63 milioni di tappi fatti saltare in Italia durante le feste di fine anno, mentre è lo champagne francese a subire maggiormente gli effetti della crisi provocati dalla pandemia con il numero di italiani che lo stappano a fine anno praticamente dimezzato rispetto al 2019.

Si registra a Capodanno una netta riduzione dei commensali con una media di meno di 4 persone (3,7) sedute a tavola contro le 9 dello scorso anno. Più di tre italiani su quattro (76%) secondo la Coldiretti dichiarano di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno per rispettare le norme in vigore. Anche per questo quasi un italiano su due (47%) si dice pronto a denunciare di persona alle forze dell'ordine eventuali comportamenti scorretti come feste con tanti ospiti e veglioni abusivi.

Considerando tutto il 2020, la ristorazione ha dimezzato il fatturato (-48%), per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo il bilancio di fine anno tracciato dalla Coldiretti su dati Ismea. Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione - continua la Coldiretti - si fanno sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione - precisa la Coldiretti - rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.
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