Compri ora e paghi dopo, come funziona e quali sono i problemi per il consumatore secondo Bankitalia

Buy now pay later, allarme di Bankitalia: poche tutele per il consumatore
Buy now pay later, allarme di Bankitalia: poche tutele per il consumatore
di Gi. Fr.
Domenica 30 Ottobre 2022, 19:04 - Ultimo agg. 3 Novembre, 08:47
5 Minuti di Lettura

Un tempo li chiamavano acquisti a rate, ma si tratta di termini un po' desueti. Fa molto più effetto parlare di "Buy now Pay later" (BNPL), che poi è più o meno la stessa cosa. Tradotto significa: compri ora e paghi dopo. E sono sempre di più i commercianti, soprattutto on line, che propongono questa formula per conquistare più clienti.  Una formula destinata a diventare sempre più popolare.  Secondo l'ooservatorio di Kaleido Intelligence, entro il 2025 assisteremo a un aumento del 92% della spesa dei consumatori globali che utilizzano questo tipo di finanziamenti solo su canali di ecommerce, per un valore che passerà dai 353 miliardi di dollari registrati nel 2019 ad almeno 680 miliardi di dollari.

Roma, nei negozi arrivano gli acquisti "a rate": dai vestiti alle borse compri oggi e paghi quando puoi

Ma attenzione: la formula non è scevra da "pericoli". Il primo è quello della "inconsapevolezza": si comprano tante cose, anche in momenti diversi, si contraggono quindi dei debiti, e non ci si rende conto che poi magari non si riusciranno a pagare. A lanciare l'allarme è la Banca d'Italia. Altro pericolo: non tutte le operazioni di Bnpl sono tutelate dalle regole del credito al consumo. 

BNPL, consumatori italiani consapevoli. Forte in acquisti inferiori a 300 euro

Il meccanismo

Il "Buy now pay later"  è un tipo di finanziamento a breve termine, attraverso il quale il consumatore compra un prodotto e un servizio, lo ottiene subito, lo paga successivamente.

A differenza del classico acquisto a rate, in genere non sono rischiesti interessi, ma scattano delle maggiorazioni in caso di ritardi nel pagamento della rata.

Se il pagamento è approvato (viene comunicato in pochi secondi con una procedura rapidissima), si versa un piccolo acconto, ad esempio il 25% dell’importo complessivo dell’acquisto. Si paga quindi l’importo residuo in una serie di rate senza interessi. Si può pagare tramite assegno o bonifico bancario; i pagamenti possono anche essere detratti automaticamente dalla carta di debito, dal conto bancario o dalla carta di credito.

Intenzioni d'acquisto, l'Osservatorio Findomestic rileva un calo del 9,7%

Chi può accedere ai finanziamenti

Non sono richieste particolari garanzie. Basta essere maggiorenni, registrarsi e creare un conto pagamento associato all’account. Sono accettate le principali carte prepagate e carte di credito e debito.

Interessi e commissioni

Non sono previsti interessi, ma  in caso di mancato pagamento o anche solo ritardo della rata, si devono pagare delle commissioni. 

Vantaggi per il venditore

Il venditore che propone questa formula dopo aver a sua volta sottoscritto un contratto con un fornitore terzo, ha il vantaggio di un incasso immediato del totale della vendita (pagato dal soggetto terzo), ci paga su una commissione variabile gestita dal fornitore del pagamento,  ma in caso di insolvenza del cliente il "buco" resta sulle spalle della banca o della società intermediatrice. Insomma non ha rischi. Inoltre fidelizza il consumatore. 
 

Rischi per il consumatore

La formula potrebbe incentivare i consumatori meno attenti a comprare prodotti che in realtà non servono. Oppure a sovraindebitarsi. «Il fatto che il Bnpl non venga percepito dall'utilizzatore come un credito, ma come un mezzo di pagamento che abilita l'acquisto anche in assenza del budget necessario - spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF - lo rende a volte compulsivo, inducendo il consumatore a spendere di più di quanto possa permettersi e a sottostimare i possibili effetti sul proprio profilo creditizio».

 Altri  rischi sono legati ai prodotti difettosi, perché per ottenere un rimborso o un cambio prodotto, è necessario interagire sia con il rivenditore sia con il servizio Bnpl. E non sempre ci si può appellare ai diritti del consumatore. Ed è anche su questi punti che la Banca d'Italia ha deciso di vigilare e lanciare l'allarme.

Il faro di Bankitalia

Nella sua comunicazione la banca centrale ricorda le condizioni necessarie affinchè il servizio ricada sotto le regole del credito al consumo e delle norme sulla  trasparenza.

La soglia di spesa

Le norme cambiano a seconda se con la formula Bnpl  si acquista un bene o un servizio di valore inferiore a 200 euro oppure superiore e se nell'operazione entrano a far parte anche una banca o un intermediario finanziario.

Se l'acquisto è per un valore inferiore ai 200 euro, e coinvolge solo il consumatore e il venditore, non si applicano le  tutele previste dalla disciplina sul credito al consumo. 

Se  il servizio di finanziamento, però, è prestato da una banca o da un intermediario finanziario, anche per cifre inferiori ai duecento euro valgono le tutele della disciplina generale sulla trasparenza bancaria. La quale prevede obblighi di pubblicità delle operazioni e dei servizi offerti e delle relative condizioni contrattuali, un’informativa precontrattuale rispondente alle regole nazionali, la forma scritta dei contratti e il diritto dei clienti di presentare reclami, adire l’Arbitro Bancario Finanziario o indirizzare esposti alla Banca d’Italia.

Il documento

Se il servizio prevede una commissione a carico del consumatore  e l’importo del credito è pari o superiore a 200 euro trovano applicazione le norme sul credito al consumo. Queste norme garantiscono al consumatore, tra l’altro, la consegna di un documento precontrattuale uniforme a livello europeo, il diritto di recesso dal contratto di credito entro 14 giorni, il diritto al rimborso anticipato e la risoluzione del contratto di credito in caso di inadempimento del contratto collegato di vendita di beni o servizi (come ad esempio nel caso di un finanziamento concesso per l’acquisito di una prestazione professionale), con conseguente diritto a ottenere dal finanziatore il rimborso di quanto già pagato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA