Concessioni balneari, proroga di 15 anni: manca solo la ratifica del Senato

Concessioni balneari, proroga di 15 anni: manca solo la ratifica del Senato
Concessioni balneari, proroga di 15 anni: manca solo la ratifica del Senato
Martedì 18 Dicembre 2018, 11:28 - Ultimo agg. 14:22
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La Lotteria di Capodanno ha già dei vincitori, i balneari. Senza aspettare l'estrazione si sono trovati 15 anni di proroga delle loro concessioni. Lo hanno annunciato con una nota congiunta i capigruppo della Lega di Camera e Senato: «le concessioni balneari escono dalla Bolkestein grazie all'impegno della Lega. Diamo così una risposta importante che offre un po' di certezza alla categoria». Dopo mesi e mesi di preoccupazioni, dunque, i gestori degli stabilimenti balneari possono guardare al futuro con maggiore serenità.

«Era una mia priorità su cui ho messo la faccia e mi sono battuto - dice il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio -. Oggi posso finalmente dire che per il mondo balneare siamo riusciti a muovere qualcosa ed a portare a casa la prima vittoria perché per i prossimi 15 anni il comparto è escluso dalla direttiva Bolkestein».

Ora si aspetta solo la ratifica del Senato perché anche questa disposizione è tra quelle inserite nella manovra economica. «La partita però non si chiude qui - ha aggiunto Centinaio - adesso il mio impegno è quello di proseguire il tavolo tecnico con le associazioni di categoria per prevedere l'uscita totale dalla Bolkestein». Il ministro ne fa una questione «di dignità e di difesa del nostro Paese».

Insomma, il governo apre già un altro fronte con la Commissione europea. La questione Bolkestein viene anche letta come un nuovo lasciapassare che la Lega chiede sulla strada del prossimo rinnovo del Parlamento europeo. Va detto, infatti, che beneficeranno del rinnovo aziende balneari poco redditizie e quelle che hanno fatto investimenti sugli spazi ottenuti in concessione. Ma va detto con assoluta chiarezza che beneficeranno del provvedimento anche aziende che hanno già trasformato in oro ogni granello di sabbia su cui insiste il loro stabilimento balneare. «È una vergogna» per il presidente dell'Autorità di sistema portuale della mare Tirreno centrale, Pietro Spirito.
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