Confesercenti Campania scende in campo al fianco delle imprese, una volta di più, per sostenerle in un momento drammatico per l’aumento considerevole del costo dell’energia associato ad una inflazione (con calo dei consumi) sempre più oltre i livelli di guardia. «Abbiamo deciso - commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno - di mettere a disposizione degli associati un plafond per anticipare gli importi delle bollette: pensiamo di sostenere così 20mila imprese e per i prossimi sei mesi. E’ chiaro che possiamo farlo per un numero limitato di imprese, ma contiamo di essere una iniziativa apripista. Serve, infatti, un intervento urgente del Governo. La nostra presidente, Patrizia De Luise, ha scritto al Presidente del Consiglio per chiedere non solo un tetto alle tariffe di luce e gas sulla base dei costi medi del 2021, ma anche per mettere a disposizione delle imprese finanziamenti a tasso zero, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia, con rateizzazioni a 5 anni, per pagare le bollette. Abbiamo chiesto al Governo anche un intervento sugli oneri bancari che, vista la situazione, andrebbero azzerati per i prossimi sei mesi. In attesa che la politica dia risposte certe, Confesercenti finanzierà questa azione di sostegno alle imprese con la propria banca, la Cassa del Microcredito, Commerfin e Italia Confidi».
La situazione sta precipitando: come se non bastasse il caro bollette, secondo le stime di Confesercenti nazionale, in Italia la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie produrrà una brusca frenata dei consumi: con gli attuali livelli di inflazione la spesa diminuirebbe di 2,5 miliardi rispetto al terzo trimestre 2022.
A rimetterci ovviamente anche le imprese, con una situazione ancora più complicata al Sud e in Campania, come sottolinea Vincenzo Schiavo: «Bisogna aiutare le imprese e farlo subito. Prima che ci pensi la malavita. Non c’è tempo da perdere. Il caro bollette rischia di fare più danni del Covid sul nostro territorio. Secondo i dati del nostro centro studi, in Campania ci sono 11mila esercenti che non sono nelle condizioni di sostenere i costi dell’energia. E se la bolletta non la paghi, dopo venti giorni c’è la sospensione della fornitura che significa chiusura. Rischiano di finire per strada 40mila famiglie nelle prossime settimane. Il momento che vive il commercio, è il peggiore degli ultimi tre anni. Il rischio che la malavita ne approfitti finanziando il pagamento delle bollette è altissimo, specialmente in alcune zone di Napoli e dell’hinterland».