Osservatorio Confimprese-EY: Campania e Napoli segnano trend in forte risalita

Osservatorio Confimprese-EY: Campania e Napoli segnano trend in forte risalita
Martedì 25 Gennaio 2022, 13:57 - Ultimo agg. 16:02
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L’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui consumi di mercato analizza i dati di dicembre 2021 sullo stesso mese 2020 e fa emergere un quadro in miglioramento con una chiusura pari a +46% sul 2020, che era stato impattato molto negativamente dalle restrizioni, ma a -12% vs 2019 in linea con il trend registrato nel periodo giugno-novembre, ovvero dopo l’allentamento delle restrizioni Covid. Il progressivo anno mostra comunque un +17,5% vs 2020, ma ancora un pesante gap sul 2019 pari a -22,7%, confermando le difficoltà di ripresa del retail.

La ristorazione, anche grazie alla volontà degli italiani di tornare alle abitudini di vita pre-Covid, mostra nel 2021 la ripresa più dinamica vs 2020 con un +22%. Meno brillante il comparto abbigliamento-accessori, che mette comunque a segno +15% sempre rispetto al 2020. Tuttavia, il benchmark sul 2019 registra ancora per entrambi i settori un profondo rosso con la ristorazione a -29% e abbigliamento-accessori a-26%. L’unica nota positiva arriva dal retail non food, che ha praticamente riconquistato i livelli pre- pandemia e chiude dicembre a +20,5% su dicembre 2021 e +19% sul totale 2020, questo consente al comparto di chiudere il gap vs il 2019 che si riduce al -1,7%.

Quanto ai canali di vendita, il travel mostra un trend sempre più critico con -44% vs 2019, ma anche i centri commerciali rimangono ben lontani dai livelli pre-pandemia a -30%. Confermata la preferenza dei consumatori, in relazione a nuovi modelli di vita, per le location di prossimità (cittadine di provincia e periferie metropolitane) che con un -11,3% si posizionano ben 12 punti percentuali meglio della media Paese.Nelle aree geografiche è sempre il Sud a soffrire meno, sia nel mese -4,5% su dicembre 2019 sia nel totale anno -14% vs 2019. L’area Centro chiude dicembre a -9,4% e il progressivo anno vs 2019 a -22%. Il Nord-ovest fa segnare rispettivamente -13,8% e -24%. Gli andamenti peggiori si registrano nel Nord-est con un mese di dicembre a -19,8% e un progressivo anno a -24,2%.

Alla luce dei dati di consumo fotografati dall’Osservatorio mensile Confimprese-EY e in conseguenza ai dati Istat di dicembre, che riferiscono un’inflazione al +0,4% su base mensile e al 3,9% su base annua, è necessario fare il punto sui trend delle singole regioni, che nel corso nel 2021 hanno registrato un continuo up&down dei consumi. Nel raffronto del totale anno 2021 sull’anno 2019 le regioni che hanno mostrato i trend migliori sono la Campania col -15,8%, Calabria con il -11,4% e la Puglia -8,8%.

Altre regioni con trend peggiori hanno dovuto rinunciare a gran parte degli incoming stranieri e dei top spender cinesi e americani, puntando sul turismo locale concentrato soprattutto nel periodo primavera-estate. Le rilevazioni dell’Osservatorio Confimprese-EY evidenziano una forbice piuttosto ampia tra il Sud, che ha sofferto meno rispetto al Centro, ma soprattutto al Nord-Est e al Nord-Ovest.

Nel ranking delle regioni con valori più bassi si conferma il Veneto che, con -30,9%, paga un prezzo alto alla mancanza di turismo culturale, legato soprattutto a Venezia, e marittimo con le località sul mare e sui laghi. A pochi punti percentuali di distanza, -29,2%, c’è l’Umbria, regione nota per le sue città medievali, paesaggi naturali e l’enogastronomia. L’Emilia Romagna è la terza peggiore regione con una performance del -28,1%, seguita da Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia a -27,4%. A sorpresa la Toscana, che durante il lockdown è stata tra le peggiori con punte del -64% a maggio 2020 vs maggio 2019, chiude l’anno 2021 a -26,2% vs 2019. Si prosegue nel centro Italia con le Marche -25,9%. In Nord-ovest piazza nelle top ten 3 regioni: Piemonte -25,5%, Liguria -24,1%, Lombardia -23,5%. La Sardegna, sia pure icona la bellezza del suo mare, non riesce a recuperare posizioni e chiude l’anno a -20%, il Lazio a -18,9% e l’Abruzzo a -17%. La Sicilia chiude a -16%.

Anche l’analisi per città rileva trend positivi nel periodo dicembre 2021 vs dicembre 2020. Ad aggiudicarsi il primato troviamo Venezia che chiude a 94%. Seguono Verona (87%), Firenze (80%), Genova (61%) e Napoli (45%). Tra le città con trend di crescita minori ci sono Torino (26%) e Milano (27%). Roma, Palermo e Bologna registrano trend positivi rispettivamente al 40%, 41% e 42%.

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