Coronavirus, le aziende dei giochi chiedono stop a versamento Preu e imposte

Coronavirus, le aziende dei giochi chiedono stop a versamento Preu e imposte
Martedì 10 Marzo 2020, 18:51
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Coronavirus, Sistema Gioco Italia, la federazione di Confindustria che riunisce le imprese del settore del gioco, ha scritto una lettera aperta indirizzata al ministero dell'Economia e all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a seguito delle prescrizioni del Dpcm dell'8 e 9 marzo con nuove restrizioni per evitare il diffondersi del contagio.

Nella missiva l'associazione chiede al governo diversi interventi per affrontare gli effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si parte con la richiesta di «immediata sospensione, fino alla cessazione dello stato di emergenza, dei termini per il versamento, da parte dei concessionari, del prelievo erariale unico, dell’imposta unica e dei canoni di concessione e di qualunque somma dovuta per la gestione telematica degli apparecchi da intrattenimento e per la raccolta delle scommesse e del bingo, con pagamento, successivo alla cessazione dello stato di emergenza, esclusivamente in forma dilazionata in 12 rate mensili». Le aziende chiedono poi la «restituzione di quota parte dell’importo versato e/o da versare relativo alla proroga delle “concessioni scommesse e bingo” , da determinarsi in funzione del periodo di chiusura dei punti di vendita; previsione di procedure che consentano, straordinariamente per il periodo di durata delle limitazioni all’attività, l’interruzione della maturazione automatica (forfetaria) di prelievo erariale Awp».

Chiesta anche la «celere determinazione e liquidazione degli importi dei depositi cauzionali versati dai concessionari per gli apparecchi da intrattenimento relativamente all’esercizio 2019; a seguito della cessazione dello stato di emergenza e per la durata di un anno, attivazione del meccanismo di postergazione a 90 giorni del pagamento della quota erariale del 12%, delle cartelle di gioco del bingo; individuazione di misure tecniche che intervengano sulla sterilizzazione dell’impatto delle chiusure dei punti di vendita sui livelli di servizio degli apparecchi da intrattenimento, al fine del futuro ottenimento degli importi dei depositi cauzionali versati dai concessionari per gli apparecchi da intrattenimento relativamente all’esercizio 2020».

Le aziende chiedono anche di individuarr «per il settore del Gioco Legale, al pari degli altri settori economici del Paese impattati dall’emergenza, di misure economiche strutturali di sostegno ed indennizzo; celere previsione di forme di Cassa Integrazione in deroga sia per aziende del settore che possono già usufruire di CIG e Fondo Integrazione Salariale sia per quelle che, a legislazione vigente, non possono beneficiarne».

«Si richiede, inoltre - si legge ancora in una nota delle aziende dl gioco - l’apertura di un tavolo tecnico di confronto, per gestire le numerose problematiche legate alla gestione operativa e rispetto degli adempimenti concessori».

 
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